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    “Premio Montalcini” a Gadi Algazi: “Nuove progettualità sull’ebraismo italiano”

    L’edizione 2020 del premio Rita Levi Montalcini per la “cooperazione scientifica tra Italia e Israele”, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, è stata vinta da Gadi Algazi, professore dell’Università di Tel Aviv nel Dipartimento di Storia e ricercatore associato presso il centro di ricerca internazionale Work and Human Life Cycle in Global History alla Humboldt-Universität zu Berlin. All’evento hanno portato i saluti il Ministro degli Affari Esteri Luigi di Maio, la Ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa; l’Ambasciatore d’Israele in Italia Dror Eydar e l’Ambasciatore d’Italia in Israele Gianluigi Benedetti. Il premio consente ai ricercatori che lavorano all’estero di poter cooperare con un’Università statale italiana per svolgere la propria attività di studio. Perciò, il professor Algazi prenderà parte al progetto “Mutina Hebraica: Histories and Technologies for Languages Digitization, Transcription, and Annotation”, presentato dal Centro interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sotto la supervisione del Direttore Matteo Al Kalak, che ha detto:“ Si tratta di un risultato molto importante che dimostra l’interesse internazionale del lavoro avviato dal nostro Ateneo nel campo dei beni culturali e della loro valorizzazione. Il contributo del professor Algazi costituisce una collaborazione cruciale che permetterà lo sviluppo di nuove progettualità all’interno della ricchissima storia dell’ebraismo italiano. Sono particolarmente grato al collega per avere accettato un progetto che coniuga la riscoperta dell’ebraismo in area estense con le potenzialità offerte dal digitale. È un esempio che mostra come la collaborazione tra Italia e Israele passi anche attraverso la cultura, un passato che ci può unire nel segno dell’amicizia”. L’intesa porterà alla pubblicazione di circa trecento frammenti di manoscritti ebraici di età medievale e moderna, presenti negli archivi del territorio di Modena sulla piattaforma digitale del DHMORE. Si tratta di preziose testimonianze storiche delle comunità ebraica stabilitasi fin dal medioevo nei domini estensi, che consentono di ricostruire questa importante pagina in una chiave nuova e moderna. Il risultato delle ricerche sarà disponibile per tutti presso la piattaforma Lodovico, che raccoglie il patrimonio storico manoscritto e documentario in forma digitalizzata di archivi e biblioteche. L’obiettivo è quello di creare un unico grande catalogo che comprenda tutte le collezioni, anche se provenienti da enti e istituti diversi.

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