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    Draghi in Israele: la soddisfazione del Comites Tel Aviv nelle parole del presidente Arik Bendaud

    Ieri il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha visitato il Museo di arte ebraica ‘Umberto Nahon’ e la Sinagoga italiana.  Presenti alla visita l’Ambasciatore d’Italia in Israele Sergio Barbanti, Beniamo Lazar, Presidente del Comites di Gerusalemme, Michael Raccah, Presidente della Hevrat Yehudei Italia beIsrael e Arik Bendaud, Presidente del Comites Tel Aviv.

     

    Bendaud spiega che è «dal 2015 che un primo ministro italiano non veniva in Israele, da quando era venuto Renzi. Questa visita è quindi un segnale importante. Durante questi anni di pandemia  non c’erano state visite ufficiali. Le relazioni, che sono sempre state buone, sono particolarmente vive adesso, visto che è la terza di un membro del governo italiano negli ultimi due mesi, quindi c’è soddisfazione, anche per il fatto che con un breve soggiorno come questo ci sia stato il modo di trovare uno spazio anche per incontrare gli italiani».

     

    «È importante che venga rinnovato l’interesse verso Israele, ed è importante il riconoscimento del ruolo del governo israeliano nelle trattative, nei tentativi di aiutare le parti coinvolte nella guerra in Ucraina e soprattutto le opportunità a livello energetico con il gas israeliano; sono sicuramente tra le cose positive da cui entrambi i paesi possono trarre vantaggio» specifica Bendaud.

     

    Nel suo discorso alla comunità italiana Draghi ha ricordato la rilevanza della diaspora ebraica in Italia, che ancora oggi è ricca di energia, spirito, tradizione. Ha inoltre evidenziato l’importanza di rafforzare la memoria della Shoah e dell’impegno dell’Italia nella lotta all’antisemitismo. Secondo Bendaud «le dichiarazioni sono state chiare in questo senso, ricordando anche che l’attuale governo si impegna costantemente a combattere l’antisemitismo tanto che ha adottato la definizione di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance».

     

    Anche se non è un tema emerso nel discorso del Presidente del Consiglio in tale occasione, Bendaud racconta che «c’è un interesse italiano a rafforzare i legami soprattutto nell’Hi-Tech, con  Israele che ha un ruolo strategico e di leadership in questo settore».

     

     

    «Mi auguro per il futuro che, sebbene Gerusalemme sia la capitale di Israele e lì si trova la comunità italiana più antica, ci saranno le opportunità per incontrare anche le crescenti comunità italiane di Tel Aviv e del centro del Paese, che insieme rappresentano oltre l’80% degli italiani in Israele».

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