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SPECIALE PESACH 5784

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    Gli alunni espulsi nel ’38 per le leggi razziali tornano sui banchi per una giornata simbolica

    Mancano pochi giorni all’inizio dell’anno scolastico. Tra coloro che parteciperanno al primo giorno di scuola, ci sarà una classe speciale: il prossimo 5 settembre, a distanza di 84 anni esatti dalla promulgazione delle leggi razziali che vietavano agli studenti ebrei la frequentazione degli istituti pubblici, siederanno tra i banchi anche circa dieci testimoni ebrei della discriminazione fascista. Allora espulsi dalle scuole, oggi tornano tra i banchi idealmente iscritti, come alunni, al medesimo anno e alla medesima classe.

    Al loro fianco vi saranno i 31 studenti del “Quarto Anno Rondine”, che frequentano il quarto anno delle superiori nella Cittadella della Pace di Arezzo. L’iniziativa è realizzata da Rondine Cittadella della Pace in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, nel borgo toscano dove studenti italiani e giovani di tutto il mondo si formano fianco a fianco per essere agenti del cambiamento e leader di pace a partire dalla costruzione della relazione. 

    Proprio a Rondine torneranno idealmente in classe gli “ex bambini” ebrei ai quali, a causa dell’antisemitismo e del razzismo divenuti legge nel 1938, fu improvvisamente vietato l’accesso alle scuole di ogni ordine e grado, segnando l’inizio della campagna antisemita, discriminatoria e persecutoria del fascismo.

    La scuola è il primo luogo dove nascono le relazioni interpersonali e nel 1938 fu uno dei primi simboli della discriminazione fascista. Per questo una simile iniziativa vuole restituire quella dignità sottratta con l’espulsione.

    Dopo il suono della campanella, gli alunni seguiranno la lezione del Vicedirettore del quotidiano La Repubblica Francesco Bei, dopo l’introduzione del Presidente e fondatore di Rondine Franco Vaccari e della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e l’intervento – da remoto – del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

    L’iniziativa, realizzata con il supporto di Progetto Memoria, sarà salutata inoltre da un videomessaggio della Senatrice a Vita Liliana Segre.

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