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    Giudei di Gaia Servadio – Affresco corale tra vita e memoria

    Giudei è un romanzo a più voci con un forte potere evocativo; si apre teatralmente nelle campagne della Lucchesia; I cugini Samuele e Zaccaria incontrano il loro idolo, Giacomo Puccini, sotto a una Isotta Fraschini!

     

    Il legame e l’amore per la musica porta avanti il romanzo che si muove tra l’incanto della bellezza italiana, dei paesaggi, dell’infinita quantità e qualità delle opere d’arte che hanno espresso il Bel Paese.

     

    La storia segue le vicende di due famiglie lungo tutto un secolo; due famiglie diciamo qualsiasi ma diverse tra loro: i Levi, marchigiani, aperti alla cultura e alla speranza, e i Foà, torinesi, più convenzionali e filosabaudi.

     

    Due famiglie italiane, profondamente italiane e ebraiche a loro modo che, con l’arrivo delle Leggi razziali, si ritrovano di ‘razza’ nemica, senza lavoro, spogliate dalla loro dignità oltre che dalla speranza, in certi casi spogliate anche dalla loro vita.

     

    Il libro è diviso in cinque parti, gli ebrei, seguito da i giudei, e poi i nessuno, il silenzio e, ultimo e più convenevole, gli israeliti: questo già spiega come l’autrice svolga la saga. Il libro poi non parla tanto di ‘nazisti’ o ‘fascisti’ quanto di tedeschi e italiani e cerca di responsabilizzare, e di far ricordare. Nella storia, tra un coro di personaggi, ognuno con la propria voce e la propria personalità, c’è anche la ricerca di capire l’identità, di cos’è l’essere ebreo. Un ebreo italiano cacciato da un mondo che ha amato e costruito.

     

    Ci sono i matrimoni combinati e l’innamoramento giovanile che delle volte dura tutta la vita, e gli affetti familiari e i contrasti tra parenti, le case e gli arredi che raccontano di mondi vicini ma diversissimi. E la cucina! La musica!  La vita scorre inquieta tra le tragedie della prima Guerra mondiale, i sogni della giovinezza, i giochi, gli scambi fino al fatale arrivo delle leggi razziali che spezzano la vita stessa. E c’è il dopoguerra con partenze e diaspore, tradimenti e vendette, e mancanza di vendetta; coraggio e viltà ma su tutti un nuovo sentimento quello di sentirsi improvvisamente diversi e non più accettati. Alcuni incontri con personaggi (come Enrico Mattei e Olivetti) segnano la speranza, poi spenta- ma non del tutto, in un’Italia, in un Paese che sa riscattarsi e ricostruirsi. I personaggi si alternano come la voce narrante, asciutta e precisa di quest’affresco corale rimanendo vividi nella memoria del lettore.

     

    Martedì 27 aprile alle 18 il Centro di Cultura della Comunità Ebraica di Roma presenta il romanzo online: assieme all’autrice, Gaia Servadio, ci saranno la Presidente della Comunità Ruth Dureghello, lo storico Umberto Gentiloni, Antonio Franchini scrittore alla guida della Bompiani e Cecilia Valmarana. Condurrà la conversazione Enrico Franceschini, autore lui stesso e oggi corrispondente da Londra per La Repubblica e in passato per 6 anni sempre per lo stesso quotidiano corrispondente da Israele. 

     

    Gaia Servadio ha iniziato a lavorare a 18 anni per la Voce di Londra della BBC. Con la BBC ha, più avanti negli anni, fatto documentari su Giuseppe Verdi, la mafia, le dighe in Turchia.  E’ stata vice-presidente della stampa estera a Londra, vice-presidente del FAIUK, le è stato conferito l’onorificenza di Cavaliere Ufficiale e poi, dal Presidente Napolitano, di Commendatore al merito della Repubblica italiana. Ha lavorato per varie testate inglesi (The Times, the Sunday Times, The Observer, the Daily Telegraph, the Sunday Telegraph, the European) e italiane (La Stampa, il Corriere della Sera, l’Europeo, ecc.) Ha pubblicato 37 libri, il primo dei qual ( romanzo satirico Tanto gentile e tanto onesta-Feltrinelli, 12 edizioni, venne tradotto in 8 lingue). Ha appena finito una serie per le scuole di storie sulla mitologia mesopotamica  per Storielibere/Audiobooks. Negli ultimi anni si è dedicata allo studio dei fenici. Ha lavorato per il teatro Massimo a Palermo, per la London Symphony Orchestra, per Claudio Abbado ne il festival Mahler e la Seconda Scuola di Vienna. Ha scritto testi per musica per il Maestro Marcello Panni e il Maestro Angelo Inglese. Vive nel Regno Unito da 60 anni ed ha casa in Umbria.

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