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    Spiegare la Shoah ai più piccoli. Lia Levi racconta la storia di Anna Frank

    Il Diario di Anna Frank diventa un sistema per raccontare una tragica pagina della Storia ai più piccoli.

    La casa editrice Gallucci ne ha recentemente pubblicato una versione per bambini: “La storia di Anna Frank raccontata da Lia Levi”, in cui una delle più grandi autrici italiane sulla Shoah ripercorre le tappe principali della storia della giovane olandese, che per due anni è stata nascosta insieme alla sua famiglia in un piccolo alloggio sopra lo studio di suo padre e che è stata poi deportata dai tedeschi nei campi di sterminio.

    Allo stile narrativo di Lia Levi si affiancano le illustrazioni di Barbara Vagnozzi, che ricostruiscono la storia di Anna Frank in poche pagine: il suo 13° compleanno, la clandestinità nell’alloggio segreto, le paure e i sentimenti che la ragazza confidava a Kitty, il suo diario, fino al momento della cattura.

    La scelta di Lia Levi come autrice del volume non è casuale: come Anna Frank, anche lei ha dovuto vivere in clandestinità per mesi per sfuggire alla deportazione, per l’esattezza in un convento di suore. Lia Levi ha poi raccontato questa esperienza nella sua opera prima “Una bambina e basta”, libro molto amato da grandi e piccoli.

    “Quando mi è stato chiesto dall’editore di ‘narrare’ Anna Frank in una versione adatta ai bambini molto piccoli, sono stata assalita da dubbi e incertezza. Ai piccoli quasi sempre si usa trasmettere storie coronate da lieto fine, ma in questo caso eravamo tristemente all’opposto – racconta Lia Levi – Ci ho pensato a lungo, fino a che ho individuato una luce in quel buio. Anna è tragicamente scomparsa, ma il suo Diario è stato poi letto da milioni di bambini di tutto il mondo che ora la conoscono e la amano. È proprio così. Speriamo che le righe di questo nuovo testo svolgano la propria funzione”.

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