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    Fascismo: Fondazione Fossoli pubblica integralmente Leggi Razziali

    “Art.1 – Il matrimonio del  cittadino italiano di razza ariana con
    persona appartenente ad  altra razza è
    proibito”. Comincia così il Regio Decreto Legge  del 1938 ‘Provvedimenti in difesa della razza
    italiana’ che, preceduto da una normativa sulla scuola, delineò il quadro
    entro  cui l’Italia fascista limitò i
    diritti alla ‘razza ebraica’. Quel decreto sabato 17 novembre compirà 80 anni e
    la Fondazione Fossoli, che gestisce in provincia di Modena il sito dell’omonimo
    campo di smistamento ebrei, lo ha pubblicato sul sito (www.fondazionefossoli.org/it/news_view.php?id=606
    ). “Oggi il modo di fruire la storia e le informazioni in generale –
    spiega Marzia Luppi, direttrice della Fondazione Fossoli – risulta spesso rapido
    e frammentato”. Da qui la decisione di pubblicare “il testo integrale
    e l’elenco dettagliato delle circolari emanate dal 1938 al 1943, quando anche
    in Italia si passò dalla persecuzione dei diritti alla  persecuzione delle vite”. Si tratta di
    documenti che testimoniano la “volontà di 
    intervento alla radice” dello Stato fascista sulla ‘questione ebraica’,
    “a partire dal Manifesto sulla purezza della razza pubblicato il 14 Luglio
    1938, passando per il discorso di Mussolini a Trieste” che annunciava le
    nuove Leggi Razziali, preludio “alle deportazioni verso i campi di
    concentramento e sterminio tedeschi”. Documenti che sono “strumenti
    necessari – precisa Luppi – per poter comprendere quanto accaduto in passato e
    riconoscerne i segnali nella società contemporanea per evitare che simili
    barbarie possano ripetersi”. 

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