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    FESTIVAL CINEMA VENEZIA: PRESENTATO "1938 DIVERSI". LE LEGGI RAZZIALI 80 ANNI FA

    E’ stato presentato
    oggi 4 settembre fuori concorso, alla 75esima Mostra internazionale d’arte
    cinematografica di Venezia, il film ‘1938 Diversi’ di Giorgio Treves che arriverà
    nelle sale l’11 ottobre e sarà trasmesso in esclusiva e in prima Tv su Sky Arte
    (canale 106, 120 e 400) martedì 23 ottobre alle 21.15.

    1938 – 2018:
    ottant’anni dalla promulgazione delle Leggi Razziali Fasciste. Un anniversario
    importante e un tema purtroppo ancora molto attuale. Ottant’anni fa il popolo
    italiano, che non era tradizionalmente antisemita, fu spinto dalla propaganda
    fascista ad accettare la persecuzione di una minoranza che viveva pacificamente
    in Italia da secoli. Come fu possibile tutto questo? E quanto sappiamo ancora oggi
    di quel momento storico? ‘1938 Diversi’, vuole raccontare cosa comportò per gli
    ebrei italiani l’attuazione di quelle leggi, e come la popolazione ebraica e
    quella non ebraica vissero il razzismo e la persecuzione. In particolare, il
    film si concentra sui sottili meccanismi di persuasione messi in opera dal
    fascismo grazie all’efficace e pervasiva azione del Ministero della Cultura
    Popolare (MinCulPop), centro direttivo della propaganda di regime. Mostrerà gli
    articoli, le vignette, i fumetti, i filmati con cui nel volgere di pochi mesi
    gli ebrei vennero trasformati prima in “diversi”, poi in veri e
    propri nemici della nazione. Racconterà le conseguenze sulla vita di ogni
    giorno degli ebrei italiani all’indomani della promulgazione delle leggi razziali,
    sia attraverso la voce di alcuni testimoni diretti, sia attraverso la
    ricostruzione, in animazione, di alcuni episodi di discriminazione e
    umiliazione realmente accaduti. Importanti studiosi (storici, sociologi,
    esperti in comunicazione) ci aiuteranno a rileggere questo drammatico passaggio
    storico sotto una luce nuova, capace di illuminare il ruolo decisivo dei mezzi
    di comunicazione di massa in una delle più tragiche persecuzioni razziali
    dell’umanità. Con quelle leggi, nel 1938 dopo le deliberazioni del Consiglio
    dei Ministri agli ebrei fu vietato di prestare servizio militare in pace e in
    guerra; esercitare l’ufficio di tutore; essere proprietari di aziende
    interessanti la difesa nazionale; essere proprietari di terreni e di
    fabbricati; avere domestici ariani; vennero espulsione gli ebrei stranieri. Gli
    ebrei italiani furono cacciati dalle amministrazioni militari e civili; dal
    partito; da tutti gli enti provinciali, comunali e parastatali; cacciati dalle
    banche; dalle assicurazioni; tutti gli insegnanti e gli studenti ebrei furono
    espulsi da tutte le scuole del Regno, di ogni ordine egrado, e dalle Università.

     

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