Negoziati per uno scambio di prigionieri fra Hamas ed Israele sono entrati in una fase avanzata: lo ha affermato oggi la al-Aqsa Tv di Hamas, confermando cosi' precedenti fughe di notizie. Secondo l'emittente i contatti hanno preso slancio negli ultimi giorni nel contesto della mediazione egiziana volta a puntellare un cessate il fuoco fra le parti con una serie di provvedimenti di carattere umanitario. Tuttavia in Israele per il momento non c'e' alcuna conferma. A quanto risulta, Hamas detiene a Gaza i resti di due militari israeliani (Hadar Goldin e Oron Shaul) caduti in combattimento quattro anni fa e due civili israeliani (l’israeliano Abera Mengistu di Ashkelon e l’arabo, Hisham al Sayid di Hura del Negev) entrati spontaneamente alcuni anni fa. Hamas ha sempre impedito ad organizzazioni internazionali di verificare le loro condizioni di salute. La notizia è stata subito rilanciata da media israeliani come il quotidiano Haaretz che tuttavia ricorda la mancata conferma ufficiale da parte di Israele.
Parlando
alla radio israeliana, il ministro degli Esteri israeliano Yisrael Katz ha
affermato di non credere "negli accordi con Hamas". Tuttavia, il
ministro per l'immigrazione, Yoav Gallant, ha detto alla radio dell'esercito
che "la principale richiesta israeliana è il ritorno dei corpi di due
soldati israeliani, Hadar Goldin e Oron Shaul", ma che ci sarebbe voluto
del tempo per raggiungere un'intesa. Da parte sua, stamane, Simcha Goldin,
padre di Hadar Goldin, ha detto a Channel 12 che il primo ministro Benjamin
Netanyahu si è ufficialmente impegnato a non concludere un accordo con Hamas
che non includa il ritorno dei corpi dei soldati.
Giacomo Kahn