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    LETTERA DI ALBERT EINSTEIN CHE CONDANNAVA RAZZISMO, IN VENDITA PER 85MILA DOLLARI

    Una lettera in inglese scritta 77 anni fa dal fisico Albert Einstein (1879-1955) – in cui il Premio Nobel padre della relatività condannava fermamente il razzismo e la segregazione razziale negli Stati Uniti – è in vendita, con trattativa privata, tramite la libreria antiquaria The Manhattan Rare Book Company di New York al prezzo di 85.000 dollari. Datata 22 settembre 1943 e spedita da Princeton, la lettera è indirizzata a Walter F. White, un influente leader afroamericano per i diritti civili che guidò la National Association for the Advancement of Colored People dal 1929 al 1955. Einstein elogiava White per la sua battaglia contro il razzismo e i pregiudizi sociali. “Caro signor White, sono rimasto molto colpito dal discorso che ha pronunciato alcuni anni fa in una riunione della National Association for the Advancement of Colored People a Princeton. So quanto sia difficile risvegliare la coscienza anche delle persone di buon cuore e ben intenzionate quando ci sono di mezzo pregiudizi radicati – scriveva Einstein – È davvero un grande lavoro quello che state facendo incessantemente per il miglioramento delle condizioni di vita dei nostri concittadini di colore, per la giustizia e per la realizzazione dell’unità nazionale del popolo americano”. 

    “Einstein, scrivendo nel 1943, nota di aver sentito parlare White ‘alcuni anni fa’. Qualcosa chiaramente deve averlo profondamente impressionato del discorso di White perché lui scriva questa lettera premurosa a White più di tre anni dopo la conferenza a Princeton”, ha spiegato Michael DiRuggiero di The Manhattan Rare Book Company. “È anche una delle poche lettere scritte a mano da Einstein in inglese. Il tedesco era la sua lingua preferita”. Secondo il Princeton Herald, il 28 aprile 1940 Walter White fu il relatore principale di “un incontro interrazziale sponsorizzato dalla sede di Princeton della National Association for the Advancement of Colored People”, dove l’argomento era “What Happens to Democracy When it Encounters the Color Line”. Questo è il discorso che ha ispirato la lettera di Einstein, anche se tre anni dopo. A quel tempo l’Università di Princeton non ammetteva gli studenti afroamericani e la comunità accademica stava discutendo la questione se porre fine alla segregazione razziale nell’ateneo. Princeton ammise il suo primo studente afroamericano nell’autunno del 1947, sette anni dopo il discorso di White e quattro anni dopo la lettera di Einstein. (Pam/Adnkronos) 

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