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    Una mostra su Anna Frank a Francoforte, sua città natale

    La figura di Anna Frank è associata principalmente ad Amsterdam, la città dove si nascose insieme alla famiglia dopo l’ascesa del nazismo in Germania e dove scrisse i suoi diari. Il legame della famiglia Frank con Francoforte, nella quale Anna nacque nel 1929, è meno noto, meno indagato. Almeno finora. Come ha anticipato The Times of Israele, il nuovo Museo Ebraico nel cuore di Francoforte si appresta a raccontare il profondo attaccamento della famiglia Frank a una città che fu costretta a lasciare nel 1933 per sfuggire alla persecuzione nazista.

    Una mostra, che aprirà al pubblico il prossimo 21 ottobre, ricostruirà le vicende dei Frank attraverso manufatti e opere d’arte, finora mai esposti pubblicamente, conservati dai membri della famiglia sopravvissuti a Basilea, in Svizzera. «In un certo senso, hanno mantenuto vivo il patrimonio familiare», ha spiegatoMirjam Wenzel, direttrice del museo, «hanno cercato di mantenere vive certe tradizioni di quando vivevano qui, e possedevano una casa enorme e una banca privata».

    Secondo Wenzel, i manufatti che saranno esposti nel Frank Center raccontano una parte importante e spesso trascurata della storia, non solo di Anne Frank, ma più in generale degli ebrei tedeschi. Da quei cimeli di famiglia, che rappresentano tutto ciò che i Frank furono costretti ad abbandonare, è possibile avere una rappresentazione parziale ma concreta dell’orrore dell’Olocausto.  Uno di questi oggetti è un servizio di porcellana del XIX secolo con un’iscrizione che commemora il matrimonio della bisnonna di Anna, Cornelia Stern. La figlia di Cornelia, Alice Stern, fuggì da Francoforte per la Svizzera nel 1933, dove conservò molti cimeli di famiglia fino alla sua morte, nel 1953.

    Il museo di Francoforte che ospiterà la mostra si estende su quasi duemila metri quadrati. Nato dopo cinque anni di lavoro, è costato circa 49 milioni di euro ed è stato finanziato in gran parte dal comune tedesco. Per citare le parole della direttrice Wenzel, il museo avrà anche la funzione di «centro educativo per la promozione delle idee democratiche e della tolleranza».

    La mostra sulla famiglia Frank è il primo di numerosi eventi che celebreranno 1.700 anni di vita ebraica in Germania. Unacelebrazione che cade in uno dei periodi più difficili per gli ebrei tedeschi dalla seconda guerra mondiale in poi, con livelli crescenti di antisemitismo di matrice islamica e neonazista.

     

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