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    Cultura ebraica e cultura italiana nelle scuole di Testaccio

    Lo scorso 4 giugno il Rabbino Capo della Comunità ebraica di
    Roma Riccardo Di Segni ha partecipato all’incontro conclusivo di un progetto,
    ampio e articolato, che ha impegnato l’Istituto Comprensivo Elsa Morante del quartiere Testaccio, coinvolgendo per l’intero
    anno scolastico la maggior parte delle classi.

    Roma: il valore di sé e
    degli altri. Un percorso storico tra la cultura ebraica e quella italiana.
    Questo il titolo del progetto, nato
    dalla volontà di informare e coinvolgere bambine e bambini, ragazze e ragazzi
    nella conoscenza di una cultura, quella ebraica, che da oltre duemila anni ha
    un posto nella vita della città di Roma, scoprendo come essa si sia variamente
    intrecciata con la storia, la cultura e le dinamiche sociali dell’intera città
    e delle sue diverse comunità locali.

    Il progetto, al quale hanno partecipato tutte le scuole che
    compongono l’Istituto (le Scuole elementari Giardinieri, Franchetti e IV
    Novembre 1918 e la Scuola media C. Cattaneo) si è sviluppato intorno a quattro
    filoni: gli incontri con personalità del mondo ebraico romano; la visita ai
    luoghi in cui si è svolta e si svolge ancora la vita degli ebrei di Roma; lo
    studio e la riproduzione di musiche legate alla vicenda ebraica; la produzione
    da parte di alunne e alunni di quadri, disegni, testi, cartelloni e oggetti in
    ceramica ispirati da questa tematica.

    Ad incontrare ragazze e ragazzi è
    stata la scrittrice Lia Tagliacozzo, autrice di diversi libri indirizzati ai
    lettori più giovani e centrati sui temi della memoria, in particolare delle
    tragiche vicende della Shoa:
    Il mistero della
    buccia d’arancia
    , Che storia: Gli anni spezzati, La Shoah e
    il giorno della memoria
    , Inviati per caso.
    Viaggio nell’Italia delle religion
    i. L’incontro con l’autrice di libri
    precedentemente letti in classe ha stimolato tante domande ed ha permesso di
    approfondire sia gli argomenti storici, trattati però in una prospettiva
    personale e partecipata, sia il delicato processo creativo della scrittura.

    Molto efficace anche l’incontro con Emanuele Efrati, che si è
    fatto accompagnare dal giovane nipote Denior. L’emozione del nonno nel
    rievocare le dolorose memorie familiari, segnate dalla deportazione, e la
    vicinanza del giovane Denior all’età degli studenti presenti, hanno permesso di
    affrontare il tema dell’antisemitismo non solo nella sua dimensione storica, ma
    anche nella sua pericolosa persistenza nella realtà contemporanea.

    Significativa e intensa la lezione di musica offerta dal
    Maestro Josi agli alunni della Scuola Primaria e la collaborazione delle
    professoresse Nadia Giliberti e Giovanna Amato.

    Molte le visite guidate che hanno portato gli alunni nei
    luoghi della vita ebraica a Roma: le strade del “ghetto” e le ‘pietre di
    inciampo’, posate negli ultimi anni a ricordo delle vittime della deportazione
    nei lager nazisti; la Sinagoga Maggiore di Roma e il suo prezioso Museo; la
    Scuola elementare Vittorio Polacco
    visitata dai coetanei di Testaccio.

    A completare il progetto, le molte attività realizzate in
    classe: la creazione di una “linea del tempo”, che segna le date dalla
    promulgazione delle leggi razziali alla liberazione dal nazifascismo; quadri,
    disegni, cartelloni con pensieri e riflessioni; piccoli mosaici e vasi in
    terracotta.

    Tutto questo intenso lavoro è stato ricordato durante la
    Mostra conclusiva del progetto il 4 giugno scorso, nell’Aula Magna della Scuola
    Secondaria Carlo Cattaneo, di via
    Zabaglia. Alunne e alunni di diverse classi hanno introdotto l’incontro
    eseguendo con flauti e pianoforte il tema musicale del film “La vita è bella”
    del maestro Nicola Piovani e, in forma di coro, cantando due melodie ebraiche
    tradizionali, “Gam Gam” e “Zum Galì Galì”.

    “Coinvolgere gli alunni in questo percorso – ha spiegato la
    preside dell’Istituto Comprensivo Elsa
    Morante, Maria Di Fiore realizza un obiettivo fondamentale del nostro
    itinerario formativo: la consapevolezza che la Scuola è non solo strumento
    utile alla divulgazione di un passato caratterizzato da intolleranza,
    discriminazione e sofferenza di un popolo, ma anche comunità educante con il
    compito di trasmettere alle nuove generazioni i valori fondanti della
    Costituzione per lo sviluppo della pace e la coesistenza egualitaria tra i
    popoli”.

    Il progetto, coordinato da Rosangela Albano e Giuseppina
    Montagnese, è stato illustrato da quest’ultima che ha
    ripercorso le diverse attività svolte, sottolineando come gli elaborati
    prodotti dagli alunni delle elementari e delle medie dimostrino una presa di
    coscienza della realtà storica e culturale che unisce Roma alla comunità
    ebraica.

    A conclusione dell’incontro, Rav Riccardo Di Segni,
    accompagnato dalla Presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello,
    dalla Dirigente della Scuola Vittorio Polacco Milena Pavoncello e dalle Consigliere
    del I Municipio Alessandra Sermoneta e Claudia Santoloce, ha sottolineato il
    valore dell’iniziativa, soprattutto per l’impegno di tutte le insegnanti a
    costruire una consapevolezza negli allievi, non solo rivolta alla storia
    passata ma capace anche di proiettarsi nella realtà contemporanea.

    A ricordare questa esperienza a tutte e tutti coloro che
    frequenteranno la Scuola anche nei prossimi anni resteranno i molti quadri,
    disegni e cartelloni prodotti in questi mesi, anche con il prezioso contributo dell’esperto
    Roberto Di Segni, che ora riempiono le pareti dei corridoi della scuola e una
    frase bellissima, tratta dal Diario di
    Anna Frank, riprodotta a grandi caratteri, color azzurro cielo, sul muro
    della scala dell’ingresso  principale,
    come segno di speranza: “Pensa a tutta la
    bellezza ancora rimasta intorno a te e sii felice”.

    Eva Antoniotti

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