Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    CORONAVIRUS: SCIENZIATI ISRAELE, TEST NELLE FOGNE PER SCOPRIRE FOCOLAI

    Analisi delle acque fognarie per scoprire in tempi brevi dove sta scoppiando un nuovo focolaio di Covid-19. L’idea è di un team di scienziati israeliani che, dall’inizio dell’epidemia, ha effettuato test su campioni raccolti nei sistemi fognari di tutto il paese, trovando chiare corrispondenze con l’andamento del contagio, scrive Times of Israel. Il caso della cittadina ultraortodossa di Bnei Brak, uno dei principali focolai in Israele, è stato una sorta di prova del nove. “Una volta stabilito questo, possiamo usarlo come sistema di allerta precoce per la seconda ondata”, spiega Oded Nir, del dipartimento Desalinizzazione e trattamento delle acque dell’Università Ben Gurion. L’analisi di campioni di acque fognarie, spiega, è molto meno costosa di un programma di test della popolazione. E non solleva problemi di privacy. Tracce del virus si trovano nelle feci già tre giorni dopo il contagio, anche negli asintomatici. I dati possono servire sia per imporre misure di lockdown in determinate zone, sia per decretarne la fine. Il gruppo di ricerca lavora in stretto contatto con il ministero della Salute israeliano a cui ha proposto di adottare il metodo. Il sistema è stato anche descritto su una piattaforma in open source, a disposizione della comunità internazionale. Del team fa parte lo scienziato Yakir Berchenko, che fece scattare un’allarme poliomielite nel 2013 grazie all’analisi delle acque fognarie. Fu subito avviata una campagna mirata di vaccinazioni che bloccò il diffondersi della malattia. (Cif/Adnkronos) 

    CONDIVIDI SU: