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    DA ISRAELE SOLIDARIETA’ ALL’ITALIA. L’IMPEGNO DEGLI ITALKIM

    Quale è la condizione degli ebrei italiani (italkim) che vivono in Israele ?

    9colonne ha intervistato il presidente del Comites (Comitato Italiani all’Estero) di Tel Aviv, Raphael Barki, da sempre impegnato a sostegno della comunità italiana in Israele e in stretto rapporto con la comunità ebraica in Italia. 

    La comunità italiana in Israele come sta vivendo la situazione in Italia? 

    “Seguiamo molto da vicino le vicende dell’Italia dove abbiamo amici e parenti e purtroppo alcuni dei nostri conoscenti nella penisola sono rimasti contagiati in maniera più o meno pesante. È frustrante non poter essere fisicamente vicini ai nostri cari in un momento così difficile, ma cerchiamo di mantenere i contatti con videochiamate. Al contempo anche in Israele siamo costretti in casa con ordinanze sempre più stringenti per limitare la diffusione dei contagi”. 

    E voi, come Comites, vi siete riuniti per discutere come muovermi o avete fatto qualche iniziativa nei confronti dell’Italia o della stessa comunità italiana locale? 

    “I consiglieri del Comites sono in contatto costante tra loro e con i connazionali attraverso diversi canali. In Israele c’è un clima di solidarietà reciproca ammirevole anche con la popolazione locale, grazie a un alto livello di integrazione degli italiani e alla naturale apertura agli immigrati da parte degli israeliani“. 

    La rete associativa e gli imprenditori italo-israeliani si sono mobilitati per qualche tipo di iniziativa, sia nei confronti dell’Italia che di Israele

    “Ci sono molte associazioni che operano per favorire la collaborazione tra i due paesi anche in tempi normali. Mi vengono in mente, ad esempio, la federazione sionistica, che ha allocato dei fondi per offrire materiale sanitario ad alcuni ospedali italiani, e il Maghen David Adom, che ha una rappresentanza anche in Italia e ha preparato degli audiovisivi che spiegano come affrontare la crisi pandemica in italiano, tra le altre lingue. Poi ci sono le Camere di commercio che si stanno attivando in tutto il mondo e, nello specifico in Israele, la locale Camera, dove opera come Vice Presidente un consigliere del Comites Tel Aviv, che sta aiutando l’Ambasciata d’Italia nella ricerca di materiale medico”. 

    Ci sono casi particolari di rientri in Italia o dall’Italia in Israele che avete affrontato? “L’Ambasciata d’Italia, in collaborazione con l’unità di crisi della Farnesina, ha organizzato nei giorni scorsi un volo commerciale straordinario per il rimpatrio degli italiani bloccati in Israele. Il traffico aereo passeggeri ordinario tra i due paesi è altrimenti fermo”. 

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