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    ISRAELE: 300 EBREI ETIOPI ARRIVANO DA GONDAR, OPERAZIONE AFFRETTATA DA GUERRA TIGRAY

    (Adnkronos) – Tutti agitavano bandiere israeliane e molti si sono inginocchiati per baciare il suolo, mentre risuonava il canto dell’Hatikva, lo struggente inno nazionale israeliano. Sono sbarcati così all’aeroporto Ben Gurion un gruppo di 300 ebrei etiopi, arrivati con un volo speciale da Gondar in un’operazione speciale del governo israeliano. Ad accoglierli vi erano il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Benny Gantz, che si sono dichiarati entrambi commossi, in un raro sfoggio di unità, mentre il governo appare sempre più in bilico. In ottobre Netanyahu aveva annunciato l’impegno ad accogliere 2mila ebrei etiopi entro la fine di gennaio. Un altro arrivo con 200 persone è previsto per domani. Il conflitto in Tigray, che ha toccato anche regioni vicine, ha reso più urgente l’avvio dell’operazione, dopo che il 12 novembre un esponente della comunità ebraica di Gondar è rimasto ucciso in un bombardamento. 

    Sull’aereo speciale ha viaggiato anche la ministra per l’Immigrazione, Pnina Tamano-Shata, del partito Blu e Bianco, prima israeliana di origine etiope a ricoprire incarichi di governo, che in Etiopia ha incontrato la presidente del paese africano, Sahle-Work Zewde. Israele ha cominciato operazioni di accoglienza degli ebreietiopi, considerati discendenti della regina di Saba e del Re Salomone, nel 1979. Attualmente in Israele ne vivono circa 140mila, mentre in Etiopia la comunità conta fra 7mila e 12mila persone, divise fra Addis Abeba e Gondar, la maggior parte delle quali aspetta da anni di poter emigrare. I nuovi arrivati, la cui situazione economica era diventata più precaria a causa della pandemia, dovranno trascorrere un periodo di quarantena, prima di iniziare il programma per il loro inserimento. (Civ/Adnkronos) 

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