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    Spiava per l’Iran: ex ministro condannato a 11 anni di carcere

    L’ex ministro israeliano Gonen Segev è stato
    condannato oggi a 11 anni di prigione per “spionaggio” a favore del
    nemico principale del suo Paese, l’Iran ed è stato riconosciuto colpevole di
    ”aver fornito al nemico informazioni che hanno messo in  pericolo la sicurezza nazionale”. Segev, che
    ha servito come ministro dell’Energia e delle Infrastrutture dal 1995 al 1996,
    aveva precedentemente accettato un patteggiamento e ammettendo le sue
    responsabilità per evitare la condanna all’ ergastolo.

    Segev ha ammesso in particolare – secondo il
    quotidiano  Globes – di aver agito per
    conto dell’intelligence iraniana per 
    cinque anni consecutivi. In due occasioni si è recato in Iran, precisa
    il giornale – e altre volte ha incontrato emissari iraniani in varie località
    al mondo, in genere in grandi  alberghi.
    Il contatto fra l’intelligence dell’Iran e Segev, secondo la  pubblica accusa, è avvenuto dopo che questi
    si era trasferito in Nigeria. Il suo arresto è avvenuto nel maggio 2018,
    durante una  sua visita nella Guinea equatoriale.
    In passato Segev – esponente di un piccolo partito di centro-destra ormai
    dissolto – era stato condannato anche per traffico di stupefacenti. Le udienze
    del tribunale sono state tenute in segreto a causa della delicata natura del
    caso.

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