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    “La bambina dal nastro rosso”, un racconto biografico di memorie familiari

    “La bambina dal nastro rosso” è l’ultimo libro della scrittrice veneta Stella Nosella, con le illustrazioni di Marianna Balducci, che è stato candidato al Premio Strega Ragazzi nella categoria dedicata alle letture per bambini dagli 11 anni in su. Un racconto storico scritto grazie alle testimonianze reali che hanno impregnato la vita dell’autrice. Un libro realizzato con la consapevolezza che “la memoria esiste finché viene tramandata”. 

    Siamo a Portogruaro e correva l’anno 1944, periodo difficile per un Italia nel pieno della seconda guerra mondiale. La vita scorreva tra la paura dei bombardamenti e la voglia di normalità mentre i bambini non smettevano di sognare e meravigliarsi per ogni piccola cosa. Lo spettro della deportazione, però, era dietro l’angolo e molti di quei stessi bambini speranzosi di un futuro migliore si ritrovarono privati dei propri affetti più cari. L’autrice si chiede: “Com’era la vita durante la seconda guerra mondiale, quando i nostri bisnonni erano bambini e le caramelle erano considerate un lusso?” E da qui nasce un percorso letterario che porta ad empatizzare profondamente e a sentire quel dolore raccontato quasi entrando in punta di piedi nelle vite dei protagonisti. 

    “La bambina dal nastro rosso” è un racconto biografico che l’autrice ha scritto seguendo la storia di sua nonna Antonia che all’epoca era una bambina di otto anni che viveva insieme alla sua numerosa famiglia composta da mamma, papà, sorelle, nonni e la zia. Un giorno, tornando a casa, scoprì che le due figure maschili di casa, il papà e il nonno, erano stati deportati alla risiera di San Sabba, un campo di prigionia nazista. La vita da quel momento andrà avanti in maniera dura e dolorosa con tante donne pronte a portare avanti la famiglia. Antonia custodiva un nastro rosso per i capelli regalatole dal padre, da ciò deriva il nome del libro e la speranza simbolica di un legame affettivo che neanche il Nazismo avrebbe mai interrotto. 

    La casa editrice “Orto della Cultura” ci dona un nuovo capolavoro da cui è nato un progetto cinematografico che al momento è in pausa a causa della pandemia in corso.

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