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SPECIALE PESACH 5784

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    Buon compleanno Sami

    Sami Modiano compie oggi 89 anni. Un traguardo invidiabile per chiunque, tanto più per chi come lui è sopravvissuto alla Shoah, per chi  come lui – è sono veramente pochi – è uscito vivo da Auschwitz.

    Nato nel 1930nell’isola greca di Rodi, all’epoca provincia italiana, ha conosciuto sulla sue pelle prima le infami leggi razziali fascistenel 1938, con l’espulsione dalla scuola: «Quel giorno – spiegò – ho perso la mia innocenza. Quella mattina mi ero svegliato come un bambino. La notte mi addormentai come un ebreo».

    Con l’invasione di Rodi da parte delle truppe tedesche, la situazione per gli ebrei peggiora, prima con la segregazione e poi con la deportazione. Vengono caricati nella stiva di un vecchio mercantile in condizioni disumane, in un viaggio senza acqua e cibo da Rodifino al Pireo: da lì vennero poi caricati sui treni, il 3 agosto 1944, stipati nel buio soffocante dei vagoni piombati, diretti verso il campo nazista di Birkenau, in un viaggio durato 13 terribili giorni.

    Nel campo di sterminio Sami Modiano riesce a superare la selezione insieme al padre e a una sorella (che verranno successivamente uccisi) e gli viene tatuato sul braccio il numero di matricola “B7456”. Nel campo di sterminio Sami conoscerà un giovane deportato italiano, Piero Terracina, di soli due anni più grande di lui, proveniente da Roma, con il quale stringerà una insolubile amicizia che dura negli. Oggi Sami e Piero infaticabilmente, nonostante gli acciacchi dell’età, proseguono il loro compito di testimoniare cosa è stata la Shoah, e vengono accolti con affetto e commozione dai tanti ragazzi, che in silenzio ascoltano le loro parole. Sempre accompagnate dalle lacrime. Tanti auguri, Sami.

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