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    Esercito, 10.500 soldati operativi durante le festività natalizie

    Sono oltre
    3.200 i militari dell’Esercito impiegati nei principali teatri operativi
    dell’Afghanistan, del Libano, dell’Iraq e del Kosovo e oltre 7.300 quelli sul
    territorio nazionale che in queste festività stanno continuando a svolgere i
    propri compiti istituzionali a salvaguardia della sicurezza internazionale e
    delle principali aree metropolitane del Paese. L’Esercito, anche durante queste
    festività, continua a sostenere con le proprie unità operative un impegno a
    tutto campo nell’ambito sia delle operazioni Onu, Nato e Ue, condotte nelle
    aree di maggior interesse strategico per la Nazione sia delle operazioni sul
    territorio nazionale fornendo concorso alle forze dell’ordine con l’Operazione
    “Strade Sicure” e sia intervenendo con i suoi assetti a spiccata
    connotazione “duale” in ogni evento emergenziale che ha colpito
    l’Italia. Il risultato operativo che l’Esercito esprime all’estero con i propri
    uomini e donne – si legge in una nota – rappresenta uno stimolo alla stabilità
    e allo sviluppo, condizioni necessarie per riportare la speranza nelle aree del
    globo severamente martoriate.

    Da pochi
    giorni la Brigata aeromobile “Friuli” ha assunto il comando del
    contingente schierato ad Herat in Afghanistan, mentre la Brigata bersaglieri
    “Garibaldi”, da inizio autunno, è responsabile del settore ovest
    della missione Unifil in Libano a comando italiano; in Iraq, Somalia e Mali,
    unità e personale specialistico della Forza Armata addestrano le forze di
    sicurezza locali mentre in Kosovo dove, peraltro, l’Italia dal 2013 detiene la
    leadership della missione Nato-Kfor, opera l’8° Reggimento artiglieria
    “Pasubio”. Per tutto l’anno che sta per concludersi l’Esercito ha
    addestrato e approntato le unità da inviare nelle principali aree di operazione
    e fornito personale specialistico per numerosi altri impegni internazionali solo
    numericamente meno importanti, garantendo una rotazione continua e una presenza
    costante nelle missioni internazionali, nonché circa 8000 militari prontamente
    impiegabili a disposizione della Nazione.

    Sul
    territorio nazionale, i militari dell’Esercito, congiuntamente alle Forze
    dell’Ordine, sono impegnati, sin dal 4 agosto 2008, in 53 città nell’ambito
    dell’operazione “Strade Sicure”, per il pattugliamento delle
    principali aree metropolitane e la vigilanza di installazioni e obiettivi
    sensibili, nonché l’importante contributo fornito in Campania, agendo in
    risposta all’emergenza “Terra dei fuochi” per la prevenzione e
    contrasto di crimini ambientali, e nell’Italia centrale nelle zone colpite dal
    sisma del 2016 dove sono presenti le unità specialistiche dell’Esercito
    impiegate in numerose attività a sostegno della popolazione e dei comuni dei
    crateri sismici.  Dall’inizio
    dell’operazione a oggi sono state arrestate complessivamente circa 16.000
    persone; oltre 12.500 individui sono stati fermati e circa 19.000 sono stati
    denunciati a piede libero. Sono stati inoltre effettuati controlli a circa 3
    milioni e 300 mila persone e a 1 milione e 400 mila mezzi, sequestrati oltre
    13.000 mezzi, 1.150 armi e 2.290 chili di droga, mentre la millesima
    demolizione di infrastrutture pericolanti avvenuta poche settimane fa indica il
    forte impegno a favore delle aree del cratere sismico appenninico.

    Nel 2018, i
    nuclei artificieri dei reparti del genio hanno eseguito circa 3.000 interventi
    specialistici per la bonifica di ordigni esplosivi e residuati bellici (oltre
    30.000 negli ultimi 10 anni), e sono stati messi in esercizio, a favore della
    Pubblica Amministrazione, ponti del tipo Bailey per il ripristino della
    viabilità e 14 campagne antincendio effettuate con velivoli dell’Aviazione
    dell’Esercito.  L’Esercito, quest’anno,
    ha poi fornito, in più occasioni, il concorso nei casi di pubblica calamità
    alla Protezione civile per il soccorso della popolazione e il ripristino della
    viabilità, sia nelle emergenze causate da maltempo, intense precipitazioni nevose
    e piovose che hanno colpito indistintamente tutto il Paese, sia in eventi
    drammatici di natura antropologica come il crollo del ponte “Morandi”
    a Genova. 

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