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    Giornata della memoria: il programma. Ucei: non sottovalutare cultura odio

    Le donne
    sono al centro delle celebrazioni della Giornata della Memoria, il 27 gennaio.
    Ma l’appuntamento si carica quest’anno di un significato ancora piu’ cogente
    visti i recenti fenomeni di razzismo. Il programma e’ stato illustrato nel
    dettaglio da Noemi Di Segni, presidente dell’Ucei, in conferenza stampa a
    palazzo Chigi assieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
    Giancarlo Giorgetti: “Le istituzioni comprendano i segnali e non
    sottovalutino gli episodi di odio e razzismo, abbiamo in diverse occasioni sottolineato
    l’esigenza di fare una riflessione di quanto la normativa che oggi esiste in
    Italia per affrontare fenomeni di razzismo ed antisemitismo sia efficace.
    Chiediamoci cosa accade tra normativa scritta e quello che riesce a fare la
    magistratura”, ha premesso Di Segni che, poi, si e’ soffermata sui singoli
    appuntamenti. “Quest’anno il tema scelto che lega i vari eventi e che  porteremo avanti tutto l’anno e non solo il
    27 e’ la Shoah  narrata dalle donne, sia
    come vittime ma anche, purtroppo, come carnefici. l primo evento sara’ il
    concerto del 16 all’Auditorium, con brani scritti dalle donne nei vari campi di
    concentramento e non solo in campi di concentramento nazisti ma  anche in altri campi come quelli presenti in
    Giappone, non per equiparare due tragedie, ma per mettere al centro le
    sofferenze della donna. Questo e’ un anno di diversi centenari importanti, tra
    cui quello di Primo Levi e di Tullia Zevi”.     

    L’obiettivo
    di questa giornata, ha sottolineato Di segni, “e’ affermare un tema
    identitario che non e’ solo identita’ e accadimenti che riguardano il popolo
    ebraico, ma anche un tema identitario italiano, europeo che deve far parte di
    un cittadino, di una persona che sceglie di vivere nel nostro territorio per
    rendere i ragazzi consapevoli delle proprie origini. C’e’ una responsabilita’
    del regime fascista, la narrativa della Shoah non puo’ essere appiattita alle responsabilita’
    naziste, comincia molto prima e finisce molto dopo i campi di sterminio”.

    Dopo la
    corsa che si e’ tenuta a Roma nella prima edizione e a Bologna,
    “quest’anno la corsa si fara’ a Torino e speriamo di vedere il
    sottosegretario Giorgetti correre con la maglietta”, ha auspicato la
    presidente Ucei. “Il 25 gennaio si terra’ al Miur una giornata dedicata all’approccio
    della didattica della Shoah, come va insegnata e questa e’ la sfida. La domanda
    e’ come farlo a ottanta anni dalle leggi razziali e di come farlo contro la
    guerra. Il 27 ci sara’, come fondazione Museo della Shoah di Roma, l’inaugurazione
    di una mostra dedicata al tema della diplomazia e di come questo mondo si e’
    attivato nel momento delle leggi e delle occupazioni. Ci sara’ il 28 altre due
    mostre importanti, una a Benevento promosso dalla prefettura “la persecuzione
    degli ebrei in Italia” al museo del Sannio, e la seconda sempre il 28 a Palermo
    ‘I giovani ricordano la Shoah’. Quest’anno pubblichiamo anche il catalogo degli
    ultimi anni di mostra e credo sia importante sottolineare come gli eventi siano
    diffusi in tutto il territorio. Per quanto riguarda l’aspetto internazionale,
    l’Unione delle comunita’ ebraiche ha aderito a due campagne: “We
    remember” con l’obiettivo di fare in modo che qualunque cittadino ricordi
    in modo che il 27 sia l’hashtag piu’ cliccato. Nel mondo digitale e’ un modo di
    poter muoversi. L’altro e’ il film del Ghetto di Varsavia in un modo
    particolare. Noi conosciamo il racconto dei sopravvissuti che raccontano dopo
    la Shoah mentre la storia del ghetto qui e’ narrata da chi sapeva di non sopravvivere.
    Questo film verra’ presentato a Roma il 27 sera a palazzo Braschi e poi in
    diverse sale. Ringrazio tutte le persone e le organizzazioni che hanno voluto
    dare il proprio sostegno e supporto al comitato per le celebrazioni della
    memoria, importante e unico nel panorama europeo. La voce ebraica e’ la voce
    che ha sofferto, l’invito e lo stimplo e’ che sia la societa’ civile e tutti
    gli enti e le realta’ a muoversi e mobilitarsi e a trovare una cultura della memoria
    che sia un vissuto identitario”.      

    Il
    segretario generale di palazzo Chigi, Roberto Chieppa,  ha sottolineato che “la presidenza del
    Consiglio dei ministri e’ orgogliosa di patrocinare queste iniziative. La legge
    approvata in Italia precede di cinque anni la decisione dell’Onu di istituire
    la giornata internazionale. Una tragedia di dimensioni cosi’ epocale e’
    importante sia ricordata con tante iniziative e quelle che coinvolgono i
    giovani sono quelle che hanno un significato particolarmente importante. E  importante conservare i luoghi in cui questo
    e’ avvenuto. Non dobbiamo dimenticare che la data del 27 gennaio quando furono abbattuti
    i cancelli di Auschwitz avvenne mentre i nazisti cercavano di cancellare quelle
    tracce”, ha concluso Chieppa. 

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