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    La storia del ghetto di Varsavia. Un film per ricordare

    Nell’esclusiva location del Palazzo della Civiltà Italiana, si è tenuta la presentazione del film “Chi scriverà la nostra storia” (il cui titolo originale è “Who will write our history”), diretto da Roberta Grossman e prodotto da Nancy Spielberg e Ronald S. Lauder, presidente del World Jewish Congress.

    A introdurre il film la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, che si è detta emozionata di “poter proiettare questa pellicola in un luogo così particolare”, ringraziando sia il World Jewish Congress, promotore di questo progetto e della campagna per proiettarlo in giro per il mondo, al quale la Comunità Ebraica di Roma ha aderito, e il Comune di Roma che ha patrocinato l’evento.

    Il docufilm, ispirato al libro “Who will write our history” dello storico Samuel D. Kassow, racconta la storia del gruppo segreto composto da giornalisti, ricercatori e intellettuali polacchi, guidato dallo storico Emanuel Ringelblum e conosciuto con il nome in codice Oyneg Shabes (“La gioia del Sabato” in yiddish), che decise di combattere la propaganda dei nazisti con carta e penna anziché con le armi e con la violenza.

    Il gruppo Oyneg Shabes ha raccontato la vita nel ghetto dal punto di vista ebraico, commissionando diari, raccogliendo poesie e molto altro e ha documentato le atrocità naziste con testimonianze oculari, riuscendo addirittura a far arrivare a Londra i terribili resoconti sugli stermini realizzati dai tedeschi, nell’indifferenza più totale. Poco prima della distruzione del ghetto di Varsavia a seguito della rivolta, seppellirono 60.000 pagine di documenti nella speranza che l’archivio sopravvivesse alla guerra.

    Per la prima volta, viene raccontata la straordinaria, ma poco conosciuta, storia Emanuel Ringelblum e dell’archivio di Oyneg Shabes, intrecciando immagini di questi preziosi testi dell’archivio con interviste ad esperti e rari filmati, arricchiti da ricostruzioni storiche, trasportando così lo spettatore all’interno del Ghetto e nelle vite di quei coraggiosi combattenti. Attraverso le voci della tre volte nominata agli oscar Joan Allen e del premio Oscar Adrien Brody (come Miglior attore protagonista ne Il Pianista), il film rende omaggio ai membri di questo gruppo di intellettuali capaci di creare la più grande raccolta di testimonianze oculari in grado di sopravvivere alla guerra e divenute parte del programma UNESCO Memorie del Mondo e addirittura prove durante il processo ad Adolf Eichmann.

    Il docufilm sarà presente nelle sale italiane in occasione della Giornata della Memoria, dopo essere stato presentato come evento speciale alla tredicesima Festa del Cinema di Roma.

     

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