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    LANNUTTI, IL POST UN ERRORE, MI SCUSO MA NON SONO ANTISEMITA

    “E’ stato un errore
    madornale, mio. Ho  ammesso la colpa, ho
    chiesto pubblicamente scusa”. Così Elio Lannutti, senatore del M5S, in una
    intervista a La Verità parla del caso che lo ha visto finire nella bufera dopo
    che su Twitter è tornato a parlare dei ‘Protocolli dei Savi di Sion’ (e per il
    quale il presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, ha sporto
    una denuncia). Si dice “amareggiato per quel che è accaduto”, e
    risponde a Mentana che in un editoriale aveva chiesto le sue dimissioni:
    “Se fossi antisemita sosterrei la sua proposta, ma non lo sono, quindi
    vorrei dirgli: se mi conoscessi sapresti che non è così”. Spiega:
    “vengo da una famiglia antifascista, ho combattuto tutta la vita contro
    ogni discriminazione”. “Io, proprio io, con il mio telefonino e molta
    leggerezza ho condiviso un testo contro la dittatura della finanza, senza
    capire cosa ero andato a pescare” spiega, ammettendo che non lo aveva
    letto, “non tutto, non mi ero accorto di questa cosa”. Afferma di
    essere “assolutamente” non convinto che il mondo subisca una
    dittatura della finanza ebraica, ma “sono certo che subiamo una dittatura
    della finanza internazionale, e su questo tema ho appena pubblicato un libro,
    ‘I conquistatori'”. “Parlo, scrivo e mi pronuncio pubblicamente – da
    anni – contro la finanza neoliberista. Esistono decine di miei discorsi
    pubblici ma non c’è il minimo riferimento all’antisemitismo o agli ebrei”,
    ribadisce il senatore del M5S. (Per/AdnKronos)  

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