(AdnKronos) - "Certi segnali oggi non si ha paura di mostrarli, pubblicarli, pubblicizzarli, fotografarli ma fino a pochi anni fa sarebbe stato osceno mostrare sentimenti che ricordavano, addirittura a un livello così alto, atmosfere di un tempo. Erano persone che subito dopo la seconda guerra mondiale non avrebbero potuto continuare a dire di essere fascisti, nazisti o dimostrare quei simboli che invece sono stati sdoganati da qualche anno''. Lo ha detto la senatrice a vita e superstite dell'Olocausto, Liliana Segre, ospite del 'Diario di Papa Francesco' su Tv2000 commentando il clima politico che vive l'Europa e il ritorno di alcuni episodi di antisemitismo. ''Ho sempre immaginato - ha aggiunto la Segre a Tv2000- che certi segnali fossero sopiti perché non si possono cambiare le persone o popoli interi da un giorno all'altro solo perché scoppia la pace e finisce la guerra. Quelle persone che fino a ieri erano la personificazione del male altrui fuggono, spariscono, si mimetizzano, cambiano nome, atteggiamento e talvolta anche faccia. Ci fu anche qualcuno che cambiò i propri lineamenti. Ma queste persone -ha concluso- non possono cambiare la loro coscienza e il cuore. Questi restano uguali''. (Pol/AdnKronos)
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