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    Mattarella visita Memoriale Shoah Milano, e’ primo Presidente

    Sergio
    Mattarella e’ il primo  Presidente della
    Repubblica a visitare il Memoriale della Shoah al Binario 21 della Stazione Centrale
    di Milano. La visita si e’ svolta questa mattina, quando il  Capo dello Stato e’ arrivato insieme alla
    figlia Laura ed e’ stato accolto dalle autorita’ cittadine, tra cui il sindaco
    Giuseppe Sala e il prefetto Renato Saccone. A raccontare i momenti salienti
    della visita e’ stato il presidente della Fondazione Memoriale della Shoah,
    Roberto Jarach: “Dapprima il Presidente si e’ fermato davanti al muro dell’Indifferenza,
    quindi e’ entrato in uno dei vagoni merci originali” che appartengono ai
    convogli nei quali gli ebrei venivano caricati e deportati nei campi di
    concentramento. Questo e’ l’unico luogo nel quale la Senatrice a vita, Liliana Segre,
    che gli ha fatto da guida durante la visita, “non lo ha accompagnato,
    perche’ lei non entra mai”. Segre, testimone e sopravvissuta della Shoah,
    “partita proprio da questo binario verso Auschwitz” e’ stata tra le
    ideatrici del Memoriale, che  rima del
    2004 era un’area abbandonata della Stazione. Il Presidente Mattarella e’
    rimasto invece all’interno del vagone per qualche minuto; quindi si e’ fermato
    anche davanti alla parete sulla quale sono riportati i 774 nomi di coloro che, perche’
    appartenenti alla comunita’ ebraica o per reati politici, furono destinati alla
    deportazione; solo in 27 tornarono. Mattarella “ha apprezzato molto il
    ‘Luogo di riflessione'”, ha spiegato poi Jarach: una struttura a forma di
    tronco di cono, destinato, per chi vuole anche alla preghiera, ma ha anche
    dimostrato il suo plauso per le “Stanze delle Testimonianze e per l’intento
    educativo del Memoriale, da cui passano 42mila studenti ogni anno”.

    L’ideazione
    del Museo e’ nata con il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi;
    prima di Mattarella una visita era stata fatta da Giorgio Napolitano, quando
    tuttavia le installazioni non erano complete e il luogo era stato appena
    rilevato. Il Memoriale sarebbe poi stato inaugurato nel 2013, con la nascita
    della fondazione. Questa mattina invece il Capo dello Stato ha avuto non solo
    l’opportunita’ di “ascoltare in silenzio il rumore dei treni che passano
    sopra il Memoriale e fanno da colonna sonora a questo luogo” ha spiegato
    poi la stessa Segre, ma anche quella di incontrare due scolaresche, provenienti
    dalle scuole medie di Bassano del Grappa (Istituto Antonio Graziani) e
    Cuneo. 

    La visita
    del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Memoriale della Shoah di
    Milano è durata circa tre quarti d’ora. “Mi ha dato la conferma di essere
    un uomo speciale. Da tempo speravo che durante una sua visita a Milano passasse
    da questo luogo storico. Me lo aveva 
    promesso e ha mantenuto la promessa” ha detto la senatrice Liliana
    Segre dopo che Mattarella ha lasciato il Memoriale. “La visita è stata
    intensa, come speravo che sarebbe stata, con una intensità di sentimenti e
    pochissime parole. Perché in questo luogo bisognerebbe sempre tacere, solo
    guardare e visitare, ricordate quei nomi segnati sul muro e tacere. Così è
    stato con lui, poche parole e intensità di sentimenti. Il Presidente ha fatto
    una visita in silenzio, commosso e rispettoso del luogo. Ha riflettuto in
    silenzio senza dire parole vuote, senza retorica” ha aggiunto Segre.
    “Ogni volta che sento parlare il presidente sento in lui un’umanità molto
    forte. Tanto quanto lui dà l’impressione di essere un uomo così riservato,
    quasi timido, invece ha una tempra molto forte da presidente galantuomo”,
    ha concluso.

    “Grazie
    a questa Fondazione e alla trasformazione in Memoriale questo luogo di
    abiezione è diventato un luogo di riscatto”: le poche parole che il
    presidente della Repubblica Sergio Mattarella – secondo quanto riferito – ha rivolto
    al presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano Roberto Jarach. “Per
    quanto si sia letto e visto – ha dichiarato il presidente della Repubblica – ogni
    momento di questo genere è fortemente coinvolgente e impressionante. L’abisso
    del male è inimmaginabile e il dovere della memoria è la base per il futuro,
    per la convivenza del futuro”.

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