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    TATIANA BUCCI, SOPRAVVISSUTA SHOAH: ‘OGNI VOLTA AD AUSCHWITZ-BIRKENAU NON TRATTENGO LE LACRIME’

    “Anche  oggi sono commossa, ogni volta che vengo qui ad Auschwitz-Birkenau non riesco a trattenere le lacrime”. E’ quanto confessa Tati Bucci, una delle ultime sopravvissute alla Shoah – con lei solo 14 deportati ebrei italiani sono ancora in vita – durante il ‘Viaggio della Memoria’ compiuto ieri al ghetto ebraico di Cracovia e oggi ai campi di concentramento e di sterminio nazisti di Auschwitz-Birkenau, al fianco della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, del vicepresidente del Csm David Ermini e della presidente dell’Ucei Noemi Di Segni.  “Fummo caricati alla risiera di San Saba da Trieste e ammassati nei vagoni piombati – racconta Tatiana – non so neanche quanti fossimo in ogni vagone, sicuramente oltre 50 forse 60 persone: non c’era neanche il posto per stare seduti su quel poco di paglia sporca posata a terra. Mamma ci teneva vicine, me e mia sorella, e non so quanti giorni sia durato il viaggio, non ne avevo la minima idea. Per i bisogni fisiologici c’era soltanto un secchio all’angolo del vagone”. 

    Prosegue Bucci: “Appena scesi, fu fatta una prima selezione, gli uomini da una parte e le donne dall’altra, mentre gli anziani venivano caricati su un camion che li portava via per essere ‘gasati’ senza neanche prima essere immatricolati. In genere, bambini, anziani e anche non abili al lavoro venivano portati nelle camere a gas subito”. Tati si salvò per un miracolo o per un caso del destino: “Io e mia sorella, eravamo molto somiglianti e ci scambiarono per gemelle. Per gli esperimenti dei medici criminali eravamo utili e dunque non ci portarono via”. “Dalla nostra baracca vedevamo il camino di uno dei due forni crematori, con fiamme e fumo continui, mentre nell’aria si alzava la cenere che, depositandosi sulle mani, le rendeva unte”. “Per non impressionarci, ci dicevano che da lì si usciva da questa vita: allora io non capivo cosa volesse dire, da bambine non avevamo idea, solo dopo l’ho capito… Ma forse, questa proprio questa è stata la nostra salvezza”. (Bon/Adnkronos) 

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