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    “Fu il primo della famiglia reale a visitare Israele”. Il Principe Filippo, gli ebrei e Israele

    «È stato il primo membro della famiglia reale britannica a visitare Israele, e sicuramente il più vicino agli ebrei». Così commentano le maggiori testate di informazione ebraica internazionali la scomparsa del Principe Filippo, morto a Londra all’età di 99 anni. «Il Duca aveva un legame potente e naturale con la comunità ebraica» scrive il sito britannico Jewish News che ricorda le numerose occasioni in cui il Principe Filippo è intervenuto ad eventi benefici delle comunità ebraiche o in sostegno di Israele.

     

    Riportando i messaggi di cordoglio per la morte del Principe, molte testate riattraversano i momenti più significativi delle sue relazioni con il mondo ebraico e con Israele. Il Duca di Edimburgo è stato infatti il primo reale britannico a visitare Israele nel 1994. L’occasione del viaggio, il riconoscimento dallo Yad Vashem di sua madre come Giusta tra le Nazioni: la principessa Alice di Grecia, sepolta proprio a Gerusalemme, si è infatti adoperata durante la guerra per salvare una famiglia di ebrei. La visita, seppur in forma privata, del ‘94 ha messo fine al divieto, non ufficiale ma vincolate, dei reali di Buckingham Palace di visitare Israele. Un divieto applicato negli anni dei combattimenti nella Palestina sotto il mandato britannico.

     

    Il Principe, che aveva combattuto nell’esercito alleato, aveva però nel suo passato l’ombra dei legami della sua famiglia con il nazismo: sue sorelle, Sophie, Cecile e Margarita, avevano infatti sposato dei nazisti. Filippo non amava parlare di questo argomento, ma lo fece nel 2006 in una lunga intervista allo storico Jonathan Petropoulos per il libro “Royals and the Reich”. Il Principe spiegò che malgrado «nessuno della famiglia esprimesse effettivamente opinioni antisemite» c’erano comunque «inibizioni nei confronti degli ebrei e gelosia per il loro successo».

     

    «Il Principe ha dedicato la sua vita al servizio pubblico, dal suo servizio in Marina durante la seconda guerra mondiale alle decine di migliaia di impegni che ha svolto in più di sei decenni di doveri reali» ha detto la presidente del Board of Deputies of British Jews Marie van der Zyl. Il rabbino capo di Gran Bretagna Ephraim Mirvis, ha inviato le sue “profonde condoglianze” alla Regina Elisabetta aggiungendo: «Ho apprezzato immensamente le mie conversazioni personali con il Duca di Edimburgo, durante le quali sono rimasto profondamente commosso dal suo straordinario senso del dovere. Lavorando fino a 90 anni, è diventato un modello e ha dimostrato un incrollabile senso di responsabilità nei confronti del nostro paese. Ricordiamo l’attenzione e l’affetto del Duca per la comunità ebraica nel Regno Unito e il suo legame con Israele, dove sua madre è sepolta e che ha visitato nel 1994». «Che sia il suo ricordo di benedizione» ha twittato invece il Presidente dello Stato d’Israele Reuven Rivlin.

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