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    ‘Ponti di pace’. Un ruolo per tutte le diversità religiose

    Si
    è tenuto oggi al Palazzo dei Congressi della fiera a Bologna l’evento
    internazionale “Ponti di Pace”, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio insieme
    all’arcidiocesi di Bologna, all’interno del quale alcune fra le maggiori autorità
    delle grandi religioni mondiali si sono confrontate su numerosi temi in un
    incontro all’insegna del dialogo e dell’apertura nei confronti dell’altro. Tra
    i relatori di questa prima assemblea generale, oltre al fondatore della
    Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, l’imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb,
    il patriarca siro ortodosso Ignatius Aphrem II, il rabbino capo di Francia Haim
    Korsia, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani e l’ex presidente
    della Commissione europea, Romano Prodi. Hanno presenziato, inoltre, Bernice
    King, figlia di Martin Luther King, padre Solalinde, che in Messico difende i
    migranti e strappa i giovani dalla rete dei narcotrafficanti e il beninese
    Grégoire Ahongbonon, che si batte per la dignità e la cura dei malati di mente
    nell’Africa Occidentale.

    I
    discorsi sono stati preceduti da un messaggio di Papa Francesco, che ha
    invitato a “non rassegnarsi al demone della guerra, alla follia del
    terrorismo”, sottolineando che “le religioni, se non perseguono vie
    di pace, smentiscono sé stesse” e che le differenze tra gli uomini
    “non devono perciò metterci gli uni contro gli altri”.

    Tra
    i rappresentanti del mondo ebraico Riccardo Di Segni e Ruth Dureghello,
    rispettivamente Rabbino Capo e Presidente della Comunità Ebraica di Roma. “É
    necessario contribuire con un impegno fattivo e costante – afferma il
    Presidente Dureghello – Ciascuno per il proprio ruolo, bisogna costruire un
    futuro migliore, cavalcando le diversità che ci contraddistinguono e facendo di
    queste una ricchezza comune. “

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