Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    Ad 80 anni dal massacro di Babi Yar riemergono le immagini sconvolgenti

    Una serie di scatti inediti è riemersa prima dell’80° anniversario del massacro di Babi Yar. Immagini forti, che mostrano i primi sforzi degli attivisti negli anni ’60 di identificare ossa e resti umani nel sito in cui quasi 35.000 ebrei furono assassinati in soli due giorni.

     

    Tra il 29 e il 30 settembre 1941, i nazisti e i loro collaboratori uccisero decine di migliaia di ebrei nel burrone di Babi Yar, appena fuori Kiev.  Nonostante l’evento rappresenti uno dei più grandi massacri della Shoah, il sito e la vicenda storica sono stati in gran parte ignorati per decenni.  Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, più di 100.000 persone furono infine uccise nella fossa.

     

    Nel 1966, nel 25° anniversario del massacro, un gruppo di attivisti iniziò a lavorare per identificare le decine di migliaia di resti umani lasciati a Babi Yar, e per commemorare ufficialmente tutti coloro che furono uccisi lì. Spiega in una nota la Biblioteca Nazionale di Israele.

     

    Gli sforzi di quei primi attivisti sono stati documentati da Joseph Schneider, un sopravvissuto alla Shoah e dissidente antisovietico. Le fotografie scattate da Schneider nel 1966 sono state trovate nell’Archivio Emmanuel (Amik) Diamant. Il materiale è stato a sua volta consegnato all’Archivio centrale della Biblioteca Nazionale di Israele e le foto sono così state pubblicate ora per la prima volta.

    [GALLERY]

    Negli ultimi decenni, gli attivisti hanno lavorato per portare in primo piano la storia di Babi Yar e per stabilire un ampio ed educativo centro commemorativo nel sito.  L’ultima iniziativa, chiamata Babi Yar Holocaust Memorial Center, è guidata dal “Refusnik” e dall’ex politico israeliano Natan Sharansky.

     

    Mercoledì, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato il luogo del massacro di Babi Yar per celebrare il suo 80° anniversario. “La tragedia di Babi Yar non dovrebbe mai ripetersi”, ha detto Zelensky – anch’esso ebreo – alla cerimonia di deposizione dei fiori.  “Non in Ucraina.  Non altrove in Europa.  Da nessuna parte nel mondo”, ha aggiunto.

     

    Il presidente Isaac Herzog dovrebbe recarsi a Kiev la prossima settimana, nella sua prima visita di stato da quando è entrato in carica quest’estate, per prendere parte a una cerimonia di commemorazione che segna gli 80 anni dal massacro di quasi 35.000 ebrei

     

    “È imperativo continuare a parlare di questo orribile evento e impararne le lezioni”, ha condiviso Herzog in una dichiarazione martedì- Il Babi Yar Holocaust Memorial Center è un luogo importante per la commemorazione di questo doloroso ricordo e per dimostrare che dobbiamo continuare a lavorare insieme affinché non avvenga mai più”.

    CONDIVIDI SU: