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    Addio a Lily Safra, filantropa e sostenitrice di progetti dedicati all’istruzione e alla cura del Parkinson

    La filantropa ebrea Lily Safra se ne è andata all’età di 87 anni a Ginevra. La notizia del suo decesso è arrivata sabato dalla Fondazione Edmond J. Safra che ha rilasciato una breve dichiarazione. Oggi i funerali nella città svizzera.

     

    “Per più di 20 anni, la signora Safra ha sostenuto fedelmente l’eredità filantropica del suo amato marito Edmond, fornendo supporto a centinaia di organizzazioni in tutto il mondo”, ha affermato l’organizzazione, di cui Safra era presidente.

     

    Lily Safra è nata a Porto Alegre, in Brasile, nel 1934 da immigrati ebrei in Sud America. Suo padre, Wolf Watkins, era di origine ceca e britannica e produceva vagoni ferroviari nella città di Mesquita, vicino a Rio de Janeiro, dove la strada principale si chiamava “Rua Mister Watkins”.

     

    Convolata a nozze per ben quattro volte, nel 1976 si sposò con il banchiere Edmond J. Safra, che nel 1999 rimase vittima di un misterioso e controverso incendio doloso a Monaco. Una delle infermiere del banchiere fu poi condannata per aver appiccato l’incendio.

     

    Edmond Safra lasciò metà della sua fortuna in beneficenza, mentre Lily ereditò circa 800 milioni di dollari. Denaro con il quale, per gran parte della sua vita, ha sostenuto moltissime cause benefiche, soprattutto attraverso la fondazione in memoria del suo defunto marito, tra cui l’istruzione, la scienza, la religione e ha fornito aiuti umanitari in ben 40 paesi. Ha inoltre co-fondato diverse no-profit,  in particolare legate alla promozione dell’istruzione e alla ricerca sulle malattie del cervello, soprattutto il Parkinson, che aveva colpito suo marito nell’ultima parte della sua vita.

     

    Lily Safra è stata anche amministratore fiduciario del Museum of Jewish Heritage di New York e membro del consiglio della Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research e della Foundation for the National Institutes of Health. Durante la sua vita, ha ricevuto inoltre numerosi premi, tra cui lauree honoris causa dall’Università Ebraica di Gerusalemme e dall’Imperial College London, e la Légion d’Honneur francese.

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