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    ALL’ASTA LETTERA RAZZISTA E ANTISEMITA DEL NOBEL LENARD CONTRO EINSTEIN

    Va all’asta una sprezzante e razzista lettera del fisico tedesco Philipp von Lenard (1862-1947), Premio Nobel nel 1905 per le sue ricerche sui raggi catodici, tra i primi scienziati ad aderire al partito nazista ben prima dell’ascesa al potere di Adolf Hitler, nei confronti di Albert Einstein e il popolo ebraico. L’autografo sarà offerto con una stima iniziale di 16.000 dollari da Nate D. Sanders Auctions di Los Angeles giovedì 29 ottobre. La lettera datata 22 luglio 1927 fu spedita da Lenard da Heidelberg, in Germania, al collega fisico vincitore del Premio Nobel Wilhelm Wien, che riteneva condividesse le sue opinioni antisemite. Oltre a fornire contenuti sul suo lavoro scientifico, Lenard attaccava il suo rivale Einstein, che liquidò come il leader della “fisica ebraica”. Lenard iniziava la lettera facendo riferimento alle sue prossime pubblicazioni sulla “fosforescenza” e sull'”effetto fotoelettrico” e suggeriva che “il cosiddetto effetto Compton” dovesse essere trattato più ampiamente. Si lamentava poi della recente accettazione di Albert Einstein nella prestigiosa Accademia Bavarese delle Scienze con sede a Monaco, “una testimonianza alquanto inaspettata del dominio da parte degli ebrei (Sommerfeld, Willstatter, per quanto ne so)”. Lenard continuava nella sua filippica antisemita sostenendo che gli ebrei controllavano l’Accademia e che Max Planck “viene spinto verso l’alto perché è un patrono degli ebrei e quindi anche gli ebrei stanno tornando su…” 

    A quel tempo, nel 1927, Monaco di Baviera era in realtà una delle città più pericolose della Germania per gli ebrei, con Einstein che si rifiutò persino di visitarla durante il suo tour di conferenze alcuni anni prima. E sempre in quel periodo il partito nazista stava preparando l’ascesa al potere, con Lenard che fu uno dei suoi primi autorevoli sostenitori. Lenard divenne ben presto sostenitore dell’idea che la Germania dovesse appoggiarsi solo sul lavoro dei “fisici ariani tedeschi”, ignorando le fallaci ed ingannevoli idee proposte dai fisici ebrei tedeschi, con riferimento principale ed esplicito ad Albert Einstein e alla teoria della relatività insieme alla meccanica quantistica. (Pam/Adnkronos) 

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