La notte dei cristalli è il termine con cui si ricordano i pogrom antisemiti avvenuti nella Germania nazista tra la notte del 9 e 10 novembre 1938. Molti ebrei vennero uccisi, i loro negozi distrutti, le vetrine rotte, i templi assaltati.
Dopo 83 anni da quel tragico evento, le Sinagoghe d’Italia hanno deciso di rimanere illuminate per tutta la notte. La luce che esce dalle vetrate simboleggia la vittoria più grande del popolo ebraico, dopo le discriminazioni ed i tentativi di annientamento.
Inoltre, L’UCEI ha invitato le comunità ebraiche a fare memoria non solo attraverso la luce, ma anche tramite lo studio. Numerose sessioni di studio della Torah, infatti, sono state organizzate nei vari templi d’Italia.
A Roma, presso il Bet Michael, giovani ed adulti, insieme alla presenza di Rav Roberto Della Rocca e Rav Roberto Colombo, si sono riuniti per rendere lo studio memoria collettiva.
“La notte dei cristalli non segna solo la responsabilità dei nazisti – ha detto l’ex Presidente CER, Riccardo Pacifici – ma di tutti i cittadini che non sono intervenuti in difesa degli ebrei.”
“L’uso di accendere le luci serve per non restare nel buio di quei tragici eventi e per enfatizzare la vita che è tornata a splendere – ha spiegato Refael Elon, Shaliach del Bnei Akiva – dobbiamo usare questa serata per ricordare attraverso la Torah”.
In quelle sinagoghe che vennero distrutte, oggi ci sono ebrei vivi, di tutte le età, che pregano. Il simbolo della vita che rinasce e prosegue.
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Gérard David Journo
SPECIALE PESACH 5784
