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    Apre il sito web “Muro del deportato”: l’archivio che raccoglie i dati degli ebrei romani deportati dai nazisti

    Il sito internet www.murodeldeportato.info, sviluppato da Andrea Di Veroli – vicepresidente ANED, Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti – nasce dall’esigenza di raccogliere dati anagrafici e storici degli ebrei che da Roma furono deportati dai nazisti verso i campi di sterminio. L’intestazione della pagina web prende spunto dall’omonima esedra in pietra, sita al Cimitero del Verano di Roma, che raccoglie tutti i nomi. Andrea Di Veroli ha raccontato a Shalom origine e funzioni di questo sito.

     

    “Il progetto nasce due anni fa insieme a Grazia Di Veroli Z”L – ex vicepresidente ANED, recentemente scomparsa – e l’attuale consigliere Eugenio Iafrate, dopo aver notato che sulla targa mancassero molti nomi. Ci siamo mossi per risolvere il problema”.

     

    Il Muro del Deportato al Verano è stato inaugurato il 16 ottobre 1952, in occasione dell’anniversario del tragico rastrellamento del Ghetto di Roma. Dallo studio fatto, è emerso che nella lista impressa nel Memoriale non fossero stati inseriti solo gli ebrei romani, ma in generale anche quelli di tutta Italia.

     

    Perciò il sito funge come da archivio specifico su Roma, ed offre inoltre la possibilità di interagire con i visitatori. Tutti sono invitati, qualora in possesso, ad inviare fotografie ed informazioni utili per accrescere il database. “Più raccogliamo e meglio è”.

     

    Un lavoro complesso che ha richiesto un intenso lavoro d’archivio. Sono infatti state consultate diverse fonti, tra cui: il database dell’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma relativo alla lista dei deportati del 16 ottobre 1943; “Il libro della memoria: gli ebrei deportati dall’Italia (1943-1945)” di Liliana Picciotto; Arolsen Archives; il database dell’ANED nazionale, lo Yad Vashem ed infine il libro “Elementi indesiderabili” del vicepresidente ANED di Roma, Eugenio Iafrate.

     

    Portare avanti la storia, partendo dai giovani. “Al lavoro d’archivio hanno partecipato, a partire da miei figli e nipoti, i ragazzi della scuola ebraica. Hanno iniziato a capire come si fanno le ricerche e come si inseriscono i dati. Consultavano le varie informazioni sotto la supervisione mia, in quanto responsabile, e dei vari tutor”.

     

    Il progetto è stato condiviso anche col Presidente ANED di Roma, Aldo Pavia, ed ha meritato i complimenti della Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello.

     

    “Vorrei ringraziare il Presidente Pavia e il Presidente ANED Nazionale, Dario Venegoni, che ha autorizzato e condiviso operativamente con me alcuni dati del Database nazionale”

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