Skip to main content

Scarica l’ultimo numero

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    Aumenta la pena da scontare per un’insegnante di musica negazionista

    Aveva definito Auschwitz “un parco a tema”, e la Shoah “un’eterna vacca da mungere”. La negazionista blogger inglese, e insegnante di musica, Alison Chabloz-Tyrer (57 anni) è stata condannata, per aver usato “terminologia gravemente offensiva” in un podcast statunitense, ad una pena detentiva sospesa nel maggio 2018. Lo riportano vari media internazionali.

     

    E’ stato inutile per la Chabloz-Tyrer negare di aver pronunciato quelle frasi, perché poi ha continuato nei suoi sproloqui antisemiti in varie sedi. Ad aprile è stata condannata a 18 settimane di carcere così la donna ha pensato di presentare ricorso alla Southwark Crown Court di Londra.

     

    Dopo aver perso all’appello, la 57enne ha visto la sua condanna aumentare da 18 settimane a 32 settimane dopo che un giudice ha attivato parte della pena detentiva sospesa per reati precedenti.


    La blogger ha inoltre affermato che Hitler voleva che gli ebrei venissero via dall’Europa per essersi comportati “in un certo modo come stiamo vedendo di nuovo oggi”, e che le camere a gas non erano “letali”, ma usate “per salvare vite dalle epidemie di tifo”.

     

    Chabloz-Tyrer aveva fatto le sue affermazioni negazioniste e a dir poco offensive in un podcast di estrema destra. Tra le accuse anche quella di aver pubblicato canzoni offensive sulla Shoah, in cui l’insegnante di musica (che si definisce “revisionista storica”), canta “L’Olocausto è mai avvenuto? ‘Erano solo un mucchio di bugie? Sembra che alcuni intendano gettare fumo nei nostri occhi”. Adesso, dopo aver perseverato nei suoi errori, dovrà scontare una pena più lunga.

     

    CONDIVIDI SU: