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    Coronavirus. Organizzazione Mondiale Sanità: dichiarata la pandemia

    L’Organizzazione mondiale della sanita’ ha dichiarato il coronavirus, nato in Cina, una pandemia. “Pandemia non e’ una parola da usare con leggerezza o negligenza. E’ una parola che, se usata in modo improprio, puo’ causare paura irragionevole o accettazione ingiustificata che la lotta e’ finita, portando a sofferenze e morte inutili”, ha spiegato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Descrivere la situazione come una pandemia non cambia la valutazione dell’Oms sulla minaccia rappresentata da questo coronavirus. Non cambia cio’ che l’Oms sta facendo e non cambia cio’ che i Paesi dovrebbero fare”, ha aggiunto. La pandemia, dal greco pan-demos, “tutto il popolo”, e’ un’epidemia che si espande rapidamente diffondendosi in piu’ aree geografiche del mondo. “Si definisce pandemia un’epidemia che si diffonde tra i Paesi”, spiega David Jones, professore di cultura della medicina all’Universita’ di Harvard, citato da Health.com.

    In base alla suscettibilita’ della popolazione e alla circolazione del germe – scrive l’Istituto superiore di sanita’ – una malattia infettiva puo’ manifestarsi in una popolazione in forma epidemica, endemica o sporadica. 

    EPIDEMIA Si verifica quando un soggetto ammalato contagia piu’ di una persona e il numero dei casi di malattia aumenta rapidamente in breve tempo. L’infezione si diffonde, dunque, in una popolazione costituita da un numero sufficiente di soggetti suscettibili. Spesso si riferisce al termine di epidemia con un aumento del numero dei casi oltre l’atteso in un particolare area e in uno specifico intervallo temporale. Le epidemie, spiega sempre Jones, sono considerate tali caso per caso. Per comprendere meglio, vengono considerati due esempi: Hiv e febbre tifoide. L’Hiv e’ chiaramente una malattia diffusa ma – continua Jones – non e’ necessariamente un’epidemia negli Stati Uniti in questo momento. “Dal momento che ci sono stati 50 mila nuovi casi di Hiv ogni anno negli Stati Uniti, e questo numero e’ stato abbastanza stabile per decenni, non c’e’ davvero un’epidemia di Hiv perche’ e’ il numero previsto di casi”. La febbre tifoide, d’altra parte, fece ammalare 51 persone a Long Island nel 1906. E’ un numero estremamente piccolo, relativamente parlando, ma all’epoca e in quella specifica area, 51 casi di febbre tifoide erano un picco abbastanza drammatico da essere considerato un’epidemia. 

    ENDEMIA Una malattia si considera endemica quando l’agente responsabile e’ stabilmente presente e circola nella popolazione, manifestandosi con un numero di casi piu’ o meno elevato ma uniformemente distribuito nel tempo. 

    SPORADICITA’ Il caso sporadico – scrive l’Iss – e’ quello che si manifesta in una popolazione in cui una certa malattia non e’ stabilmente presente. Tuttavia, alcune malattie infettive non contagiose, abitualmente sporadiche (come il tetano), sono causate da microrganismi stabilmente presenti nel territorio. In questi casi, i germi sono confinati nei loro serbatoi naturali e solo eccezionalmente penetrano in un ospite umano dando luogo alla malattia. (Agi)

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