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    Dopo 80 anni, una sopravvissuta alla Shoah e suo nipote si ricongiungono con la Torah di famiglia

     

    Una bibbia del 1874, nascosta da una coppia di ebrei tedeschi poi deportati nei campi di sterminio e uccisi dai nazisti, è stata restituita ai discendenti a New York. Lo racconta il Times of Israel.

     

    La sopravvissuta alla Shoah Susi Kasper Leiter e suo nipote Jacob Leiter si sono così ricongiunti, dopo quasi ottant’anni, con la Torah di famiglia. 

     

    Proprio il 22 agosto di 79 anni fa i proprietari del volume, Eduard ed Ernestine Leiter, furono deportati dalla Germania a Theresienstadt, lasciando la Bibbia, secondo quanto ricostruito dalla studiosa del United States Holocaust Museum di Washington Jo-Ellyn Decker. 

     

    I Leiter erano tedeschi originari di Stoccarda, ma furono costretti dai nazisti trasferirsi in una casa a Oberdorf insieme ad altre sette famiglie ebraiche. Il 22 agosto 1942 tutte le famiglie furono deportate a Theresienstadt. “(I Leiter) Avranno pensato di nascondere i loro pochi preziosi averi – ha detto Decker – nella speranza di tornare, ma non sono mai tornati”.

     

    Poche settimane dopo, nel settembre del 1942, si diceva che i Leiter fossero stati deportati dal ghetto di Theresienstadt a Treblinka, dove poi furono uccisi.

     

    Secondo il museo di Washington, la Bibbia è stata trovata nel 1990 in una soffitta della vecchia casa di Oberdorf. La famiglia che ha acquistato la casa ha trovato la Bibbia dietro una doppia parete, insieme ad altri oggetti personali appartenuti ai Leiter. 

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