Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    Francia: Legion d’onore ai coniugi Klarseld, cacciatore di criminali nazisti

    I coniugi Serge e Beate Klarsfeld sono stati insigniti dalle
    massime onorificenze dello Stato francese per la loro strenua lotta contro i
    criminali nazisti  dopo la Seconda Guerra
    mondiale. Serge Klarsfeld, 83 anni, e’ stato decorato dal presidente francese,
    Emmanuel Macron, con la Gran Croce della Legion d’onore, mentre la moglie,
    Beate, 79 anni, e’ entrata a far parte dell’Ordine nazionale del merito.  lla cerimonia intima hanno preso parte il
    grande rabbino di Francia, Haim Korcia, e i famigliari della coppia. Nato il 17
    settembre 1935 a Bucarest, Serge Klarsfeld e’ scampato per miracolo alla Gestapo
    nel 1943 a Nizza, dove la famiglia si era rifugiata. Naturalizzato francese nel
    1950, a Parigi ha studiato storia e scienze politiche, prima di diventare
    avvocato. Nel 1963 ha sposato Beate Kunzel, giovane tedesca protestante, che
    non riusciva a dimenticare le responsabilita’ del suo paese nello sterminio
    negli ebrei. Cosi’ la coppia ha cominciato una lotta personale per ritrovare,
    far arrestare e processare i criminali nazisti, ma anche i loro complici del regime
    di Vichy, tra cui Rene’ Bousquet, Jean Leguay e Maurice Papon. Inseparabili,
    marito e moglie hanno portato avanti per 50 anni quello che loro stessi definivano
    una “missione sacra”, consentendo l’arresto della maggior parte dei
    capi della polizia nazista in Francia, tra cui Kurt Lischka, ex capo della Gestapo
    a Parigi, e Klaus Barbie, noto come il “macellaio di Lione”, in fuga
    in Bolivia, ricercato dal 1971 al 1983 per aver deportato migliaia di ebrei nei
    campi di sterminio. Barbie, estradato in Francia nel 1983, e’ stato condannato all’ergastolo
    nel 1987, ma e’ deceduto in carcere nel 1991. “Hanno perseguitato i nazisti
    ovunque si trovassero, per consentire alla giustizia di fare il proprio lavoro,
    ma senza mai ricercare la vendetta” ha raccontato la figlia, Lida. Insieme
    hanno anche contribuito alla diffusione della storia della Shoah e al suo
    riconoscimento legale.

    CONDIVIDI SU: