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    I paesi arabi del Golfo celebrano Yom HaShoah per la prima volta

    Quest’anno, per la prima volta nella storia, ebrei e musulmani del Golfo si sono riuniti per commemorare insieme Yom HaShoah, attraverso un programma promosso dall’Associazione delle Comunità Ebraiche del Golfo. 

    Un gruppo di giovani musulmani del Bahrein e degli Emirati Arabi Uniti hanno visitato in giornata il museo di Yad Vashem a Gerusalemme, conoscendo da vicino le atrocità commesse durante la Shoah. 

     

    Inoltre, a seguito della visita al museo, l’Associazione ha mandato in onda un webinar moderato da Emily Judd del Comitato Superiore della Fratellanza Umana in cui quattro dei visitatori raccontano la loro esperienza presso lo Yad Vashem. La diretta online ha visto la partecipazione anche di esponenti delle comunità ebraiche per un confronto su come poter collaborare per creare un nuovo Medio Oriente. Il webinar è stato trasmesso in Bahrein, Kuwait, Qatar, Arabia Saudita, Oman ed Emirati Arabi Uniti alle ore 19:00 locali.

     

    Grazie agli Accordi di Abramo dello scorso settembre, Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein hanno già stabilito un nuovo assetto economico e diplomatico nello scacchiere mediorientale che sta dando i suoi frutti in termini di cooperazione attiva e supporto reciproco. 

    Gli accordi, però, sono solo l’inizio di un percorso volto alla normalizzazione dei rapporti tra le diverse nazioni del Medio Oriente allo scopo di garantire una coesistenza pacifica tra ebrei e musulmani abitanti nella regione. 

     

    Oltre al programma dell’Associazione delle Comunità Ebraiche del Golfo, la comunità ebraica del Bahrein ed il Consiglio Ebraico degli Emirati Arabi Uniti hanno organizzato altri eventi commemorativi ed hanno partecipato per la prima volta allo “Yellow Candle Project”, il progetto globale in memoria delle vittime della Shoah, che consiste nell’accendere una candela gialla simbolica accanto al nome di una specifica vittima della Shoah. 

     

    «Per noi è molto significativo celebrare Yom HaShoa ufficialmente quest’anno nel Golfo, sia nella più ampia comunità ebraica che nelle singole comunità» ha detto Elie Abadie, rabbino membro dell’Associazione delle Comunità Ebraiche del Golfo, al Jewish News Syndacate. 

    «Yom HaShoah è un giorno per commemorare la tragedia dell’Olocausto, ma anche per guardare al futuro e costruire un mondo migliore per le future generazioni, affinché non accada mai più», ha detto sempre al JNS Ebrahim Dawood Nonoo, presidente dell’Associazione Comunità Ebraiche del Golfo.

     

    Le iniziative dunque sono state molte, e lanciano un forte segnale di cambiamento.

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