Il Jerusalem Center for Public
Affairs, un importante istituto di ricerca indipendente, fondato nel 1976,
specializzato in diplomazia pubblica e politica estera, ha presentato la
traduzione in inglese dell’ultimo libro scritto dalla giornalista e scrittrice
Fiamma Nirenstein, “Jewish Lives Matter”, nel quale analizza, a partire dalle
sue esperienze di vita e quanto accaduto durante il conflitto con Hamas durante
l’Operazione “Guardiano delle Mura” nel maggio del 2021, un nuovo tipo di
antisemitismo, che rispetto al passato è più subdolo e difficile da combattere,
quello incentrato su Israele.
L'Ambasciatore Dore Gold, Presidente dell’istituto di ricerca dal 2000, ha aperto il webinar soffermandosi sull’importanza di questa presentazione del libro. Moderati da Dan Diker, Direttore del Progetto per contrastare il BDS e la Political Warfare presso il Jerusalem Center for Public Affairs, diversi accademici e diplomatici hanno commentato e discusso quanto scritto dalla Nirenstein nel suo libro. “Questo libro porta a farsi molte domande, in particolare: quando si può parlare di critica ad Israele e quando si parla invece di antisemitismo?” ha affermato Diker.
Ruthie Blum, autrice ed editorialista del Jerusalem Post e The Jewish News Syndicate, che ha definito la Nirenstein “una grande ispirazione” ha voluto approfondire il tema dell’intersezionalità, che in particolare durante le manifestazioni di Black Lives Matter ha visto un aumento dell’antisionismo e un avvicinamento alla causa palestinese da parte del movimento.
L’ex Ambasciatore di Israele negli Stati Uniti Ron Dermer ha consigliato la lettura di “Jewish Lives Matter” almeno due volte. Infatti secondo il diplomatico israeliano solo così si può capire come il libro di Fiamma Nirenstein sia allo stesso tempo un modo “per difendere Israele e allo stesso tempo per accusare l’antisemitismo mascherato da critica verso lo stato d’Israele”. L’Ambasciatore Dermer ha inoltre ringraziato la giornalista e scrittrice per essere “una grande ambasciatrice del nostro popolo”.
Andrea Levin, direttore del Committee for Accuracy in Middle East Reporting in America, gruppo di controllo dei media pro-Israel senza scopo di lucro, si è focalizzata su quanto accaduto nei media durante l’ultimo conflitto con Hamas, mentre il Dr. Charlie Small, direttore dell’ISGAP, ha fatto un’analisi storica del fenomeno antisemita. “L’antisemitismo contemporaneo delegittima e demonizza lo Stato Ebraico. Attualmente non è solamente tollerato, ma addirittura incoraggiato, anche a livello accademico” ha affermato Small.
A chiudere il webinar è stata l’autrice che ha innanzitutto dato qualche dato su quello che è l’odio antisemita nei social. “Oggigiorno ogni 80 secondi viene pubblicato un post contro Israele” ha sottolineato. Ha inoltre spiegato come il fenomeno sia arrivato anche all’interno dei partiti italiani, come per esempio nel caso La Regina. Nirenstein ha voluto chiudere con un appello: “Israele deve combattere questa metastasi che è l’antisemitismo contemporaneo”.
Luca Spizzichino