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    Il Tempio Bet Michael inaugura la “Cucina di Noemi” in ricordo di Noemi Amati

    Una mitzvah,
    ma soprattutto un gesto emozionante. Il tempio Bet Michael di Roma ha
    intitolato la propria cucina alla memoria di Noemi Amati, assidua
    frequentatrice della Sinagoga venuta a mancare durante gli scorsi Moadim dopo una
    lunga lotta contro le ferite riportate in un tragico incidente domestico.
    Riccardo Pacifici – responsabile del tempio – la ricorda come “una donna
    gentile, brava, incredibile. Una persona che amava cucinare e regalare
    fettuccine, concia e tanto altro a chiunque incontrava”.

    L’idea di
    dedicarle questo spazio simbolico è venuta a Pacifici proprio durante il suo
    funerale. “Lei aveva detto di non buttare terra durante la sepoltura, ma
    farina. In quei giorni stavamo concludendo i lavori di ristrutturazione della
    cucina, così ho pensato che avremmo potuto dedicargliela, col permesso della
    famiglia”. L’inaugurazione ha raccolto moltissime persone, tra anziani, adulti
    e bambini. “Abbiamo preparato da mangiare per loro, totalizzando ben 18 chili
    di orecchie di Amman. Sono convinto che ieri stesse vicino a noi”.

    Fuori dalla
    porta d’ingresso è stata allestita una targa in marmo, offerta dall’agenzia
    funebre Gan Eden, su cui è incisa la scritta “Cucina di Noemi” con relativo logo.
    Alla base, su suggerimento di Rav Roberto Colombo, è riportata la benedizione
    specifica per le cucine, che recita: “Sia la volontà di fronte a te, Signore
    nostro D-o, D-o dei nostri padri, che ogni cibo qui cucinato per noi e per ogni
    nostro ospite sia costoso, saziante e benedetto. Possa donare felicità ed
    essere fonte di salute per il corpo e per lo spirito
    ”.

    Gli interni
    della struttura, invece, sono stati abbelliti dai quadri di Sharon De
    Benedetti, giovane ragazza dipartita prematuramente a causa di una dura
    malattia. Nonostante fosse ipovedente, riuscì a realizzare quei puzzle che ora
    arricchiscono l’arredo.

    Il tempio
    disporrà, quindi, di una cucina frutto dell’unanime lavoro di squadra dei molti
    che si sono adoperati per renderla possibile, ospitale e funzionale. “Grazie a
    tutti i donatori, da Flaminia Hannuna che ha realizzato il logo, a Leo
    Terracina – detto Balù – che ha donato i camici da lavoro”.

    Dopo il
    successo della prima serata, ieri sera, alla fine di Purim, un altro evento ha
    animato il Bet Michael: l’inaugurazione di un Sefer Torah dedicato a Marcello
    Dell’Ariccia. Quello della moglie, Elvi Sciunnach Dell’Ariccia, era stato il
    primo Sefer donato alla Sinagoga al momento della sua inaugurazione. “Il Sefer
    del marito ha camminato per un tratto di Via di Villa Pamphili, mentre quello
    della moglie lo ha aspettato all’ingresso del tempio: entrambi sono entrati
    assieme al suo interno”.

    In occasione di questo emozionante evento, la Cucina
    di Noemi è stata utilizzata per la Seudà Mitzva, il pasto in onore della mitzvah,
    del precetto adempiuto. Così che possa rimanere salda la memoria di una donna
    profondamente legata al tempio, alla convivialità e all’ebraismo.

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