Testa i confini tra la fisica e l'arte. È fatta di acqua e prende forma esclusivamente in assenza di gravità. E' la scultura “Impossible Object” , progettata da Yasmine Meroz, fisico dell’Università di Tel Aviv, in collaborazione con l’artista Liat Segal.
L’opera è arrivata ieri nella Stazione Spaziale Internazionale (ISS) con l'equipaggio della missione Axiom 1, di cui fa parte anche l'astronauta israeliano Eytan Stibbe.
La scultura è composta da barre e tubi di ottone, attraverso i quali scorre l’acqua. In assenza di gravità, il liquido aderisce alla struttura metallica, assumendo una forma tridimensionale che ricorda una scala ondulata, senza una direzione precisa.
“Hanno molto in comune arte e ricerca scientifica – dice
Meroz nell’intervista sul Jpost – Entrambe sono il risultato di un processo di
pensiero, in cui la creatività gioca un ruolo centrale. Quest’opera è stata
realizzata grazie alla ricerca, in cui la fisica della microgravità è il mezzo
che è alla base del comportamento dell’acqua in assenza di gravità”.
“In questa collaborazione – ha detto l’artista Segal – non
solo abbiamo condiviso conoscenza e ispirazione, ma siamo riuscite anche a
realizzare una vera e propria co-creazione, che non avrebbe mai potuto esistere
senza il supporto di una delle due. “Impossible Object” è un’opera attuale, che
soppesa il ruolo della cultura e dell’arte in un’era in cui l’umanità vive un’accelerazione
dello sviluppo scientifico e tecnologico”.
Segal, inoltre, sottolinea il significato di questa scultura nell’ambito dei progressi senza precedenza compiuti dalla scienza: “Visti gli incredibili risultati ottenuti nello spazio e quanto il turismo spaziale sia diventato una realtà tangibile, è importante riflettere anche sul ruolo della cultura e dell’arte nella nostra vita sulla Terra e oltre”.
Jacqueline Sermoneta