La situazione che sta imperversando in Afghanistan ha destato lo sgomento di tutti, spingendo molte comunità ebraiche ad inviare il loro sostegno ai rifugiati. Tra questi gli ebrei britannici, che stanno offrendo aiuti umanitari per i rifugiati afgani. Intensificando la raccolta di migliaia di donazioni di beni di prima necessità, denaro e assistenza di altro genere.
Il Consiglio dei Deputati degli ebrei inglesi ha lanciato una campagna di raccolta attraverso sinagoghe, aziende ed enti di beneficenza, al fine di raccogliere fondi per sostenere i rifugiati dalla crisi in corso.
Martedì, il Presidente del Consiglio dei Deputati ebrei britannici, Marie van der Zyl, ha dichiarato: “Sulla scia della crisi causata dalla conquista dell’Afghanistan da parte dei talebani, ci sono migliaia di rifugiati in cerca di aiuto. Molte comunità ebraiche nel Regno Unito si sono già fatte avanti e stanno facendo tutto il possibile per aiutare. Sono orgogliosa che le persone stiano spendendo così tanto tempo e impiegando sforzi per fornire questo urgente aiuto umanitario”.
Il gruppo ha condiviso gli sforzi della comunità di South Manchester, in cui la sinagoga Yeshurun ha ospitato un evento per la raccolta di merci da destinare agli sfollati. Nella città orientale inglese di Bushey, una sinagoga locale è stata recentemente inondata da migliaia di borse contenenti di tutto, contenenti vestiti, giocattoli e libri.
“A seguito della nostra richiesta al governo del Regno Unito di ampliare i suoi piani per il reinsediamento dei rifugiati afghani, molti nelle comunità ebraiche stanno cercando modi per sostenere coloro che stanno fuggendo dal conflitto, compresi quelli che sono arrivati di recente nel Regno Unito” ha dichiarato il consiglio dei deputati.
L’organizzazione ebraica del Regno Unito sta anche facilitando il reclutamento di volontari che possano contribuire e aiutare enti di beneficenza e altre organizzazioni, tra cui JCORE e Paiwand, un ente di beneficenza con sede a Edgware dedicato all’assistenza di rifugiati e richiedenti asilo.
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