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    L’European Jewish Association commemora vittime Covid-19

    Un appuntamento virtuale paneuropeo quello organizzato dalla European Jewish Association nella serata di mercoledì 8 luglio, per commemorare le vittime del Covid-19, poiché la pandemia ha rivoluzionato completamente il nostro modo di vivere e molti non hanno potuto svolgere i normali servizi funebri per i propri cari, a causa delle norme di distanziamento sociale.

    Per questo motivo la Eja e il Rabbinical Center of Europe, in collaborazione con rabbinato di Israele, il Ministero israeliano della Diaspora, il Karen Kayemet, il Concistoro Centrale di Francia e insieme alle principali comunità ebraiche europee, hanno deciso di organizzare questa cerimonia di Yizkor, a cui hanno preso parte Omer Yankelevich, Ministro degli Affari della Diaspora di Israele,  Rav David Baruch Lau, Rabbino capo Ashkenazi di Israele, Rav Yitzhak Yosef, Rabbino Capo Sephardi di Rishon LeZion, Israele, Rabbi Menachem Margolin, Presidente della European Jewish Association, Rav Haim Korsia, Rabbino Capo di Francia, Joel Mergui, Presidente del Concistoro Centrale di Francia e di Parigi, Philip Markiewicz, Presidente della Comunità Ebraica di Bruxelles, Danny Atar, presidente di KKL-JNF, The Jewish National Fund, Rabbi Avi Lazarus, CEO della Federation of Synagogues, Regno Unito, Regina Suchowolski-Słuszny, Presidente del Forum of Jewish Organization, Belgio, Andy Ergas, Vicepresidente della comunità ebraica di Madrid, Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Milo Hasbani, Presidente della Comunità Ebraica di Milano e Raymond Forado, Presidente della Comunità Ebraica di Barcellona.

    La cerimonia si è aperta con la recita di Yizkor e la lettura del Tehilim in collegamento con la Sinagoga di Parigi, seguiti dai saluti di apertura del Presidente della European Jewish Association Menachem Margolin e dei messaggi di cordoglio e speranza dei leader delle comunità ebraiche europee.

    “Un giorno della memoria non è per ricordare una sola volta una persona che non c’è più” ha esordito il Presidente Margolin, “perché quelle persone vanno ricordate ogni singolo giorno. Chi partecipa ad una cerimonia commemorativa non deve soltanto ricordare il valore della vita, ma ogni singola vita è significativa”.  

    Tra gli interventi, anche la Presidente Dureghello ha portato la testimonianza delle difficoltà affrontate dalla Comunità Ebraica di Roma durante la pandemia:

    “La pandemia è arrivata all’improvviso e ha cambiato la nostra vita, creato panico e confusione. Ogni giorno ricevevamo notizie sul numero dei contagi e delle morti, una drammatica finestra sulla realtà esterna. Ma questi non erano semplicemente numeri: erano vicini, ebrei, cittadini, amici. Sfortunatamente la nostra comunità non è stata immune a questo, voglio ricordare una ragazza in particolare: Alexia Pavoncello Z.L che ci è stata portata via dal virus. In questa commemorazione virtuale voglio ricordare tutte le persone che non sono più con noi insieme a tutti i leader europei, con cui porteremo avanti la memoria di queste persone, riprendendo la nostra vita, pregando nelle sinagoghe, studiando la torah, riaprendo le scuole e andando avanti”.

    La Eja si è inoltre premunita di raccogliere i nomi delle vittime del Covid e lanciato una campagna di condivisione sui social, in cui i familiari delle vittime possono accendere una candela virtuale sulle pagine web del Memorial.
    Per ciascuno di essi, l’EJA pianterà un albero in Israele in collaborazione con KKL-JNF come legame di vita.                                          

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