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    La Grecia vieta la macellazione rituale

    Anche
    la Corte Suprema greca si è adeguata alla sentenza della Corte di giustizia
    europea, emanata lo scorso dicembre, che di fatto rende impraticabile la
    pratica della “Shechitah”, la macellazione rituale ebraica.

    La
    misura prevede la possibilità degli Stati di vietare
     la macellazione
    senza previo stordimento
    , cosa che di fatto proibisce la pratica religiosa
    kosher – ma anche halal – che richiede la coscienza degli animali prima
    dell’atto. La misura, adottata da diversi paesi europei, ha suscitato la dura risposta
    del mondo ebraico.

    «La
    libertà della religione ebraica è sotto attacco diretto in tutta Europa dalle
    stesse istituzioni che hanno promesso di proteggere le nostre comunità» ha
    detto il presidente dell’Associazione Ebraica Europea (EJA), il rabbino
    Menachem Margolin. 

    La
    sentenza afferma che il regolamento UE non preclude gli Stati membri
    dall’imporre un’obbligazione a stordire gli animali prima di ucciderli, ma li
    incoraggia.

    «A
    dicembre abbiamo messo in guardia sulle conseguenze che la sentenza avrebbe
    portato con sé – ha detto Margolin – Ora ne vediamo il risultato: si è iniziato
    in Belgio, poi in Polonia e Cipro e ora è il turno della Grecia. Quando si
    tratta di antisemitismo, i governi e le istituzioni giustamente ci sostengono.
    Ma quando la nostra fede e la nostra pratica sono attaccate dalle leggi, non si
    vedono da nessuna parte».

     

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