Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    La Yeshiva University ha organizzato una missione umanitaria per i rifugiati ucraini

    Associazioni e volontari da tutto il mondo si stanno mobilitando per assistere i rifugiati ucraini fuggiti dall’invasione russa. Un gruppo di studenti della Yeshiva University si sta preparando a fare la propria parte per aiutare sul campo i profughi che stanno scappando dalla guerra.

     

    27 studenti universitari da New York si stanno dirigendo a Vienna per sostenere i rifugiati arrivati nella capitale austriaca fornendo loro attività educative per i bambini, ordinando le donazioni e aiutando a coordinare gli alloggi. La missione di soccorso umanitario degli studenti americani è iniziata domenica e dovrebbe durare fino al 20 marzo. La Yeshiva  University ha scelto Vienna come destinazione poiché è abbastanza vicina alla zona del conflitto per accogliere i rifugiati ucraini ma non abbastanza da mettere in pericolo gli studenti, ha spiegato Erica Brown, responsabile insieme al rabbino Josh Blass dell’iniziativa.

     

    “Volevo fare qualcosa di tangibile per aiutare gli ucraini, ma qualsiasi cosa in America mi sembrava troppo distante: questo è un sostegno diretto ai rifugiati”, ha detto la studentessa del terzo anno Yoni Mayer, sottolineando come un’opportunità come questa non sarebbe potuta arrivare abbastanza presto. Della sua stessa idea oltre 120 studenti, che hanno presentato la domanda a sole 24 ore dall’annuncio dell’iniziativa.

     

    “Questi viaggi hanno cambiato me e spero che cambieranno ogni studente che viene con noi”, ha detto la direttrice Brown, che in passato ha partecipato a missioni umanitarie tra cui Cuba, Etiopia e Bielorussia.

    CONDIVIDI SU: