Il proprietario di una impresa con diversi riferimenti al nazismo è stato condannato a 21 mesi di carcere in Nuova Zelanda per aver condiviso in rete il video dell'attentato in due moschee di Christchurch. L'uomo, Philip Arps, si è dichiarato colpevole. Il giorno dopo l'attacco del 15 marzo ha inviato a 30 persone il video girato in soggettiva durante la strage dall'autore dell'attacco, il suprematista Brenton Tarrant. Arps aveva fatto anche modificare il video da un'altra persona, aggiungendo una sorta di mirino e un conteggio progressivo delle 51 vittime. Il giudice Stephen O'Driscoll ha detto in aula che Arps, interrogato sul video, lo ha definito "fantastico", e si è poi paragonato al leader nazista Rudolph Hess. Quello di Arps è "un crimine di odio", ha detto il magistrato, sottolineando la "crudeltà" di aver diffuso il video mentre si piangevano le vittime dell'attacco.
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