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    Riprendono i Viaggi della Memoria. La scuola media ebraica “Angelo Sacerdoti” partecipa all’iniziativa

    Dopo il lungo stop dovuto alla pandemia, Roma Capitale è tornata ad organizzare il Viaggio della Memoria. Più di 136 studenti delle terze medie e oltre 36 docenti da tutto Roma stanno partecipando all’iniziativa, tra cui la scuola media ebraica “Angelo Sacerdoti”. Il viaggio, iniziato ieri mattina, durerà fino al 24 novembre.

     

    Il gruppo visiterà il Campo di Fossoli e il Museo del Deportato di Carpi, il Parco Nazionale della Pace a Sant’Anna di Stazzema, il Museo Cervi-Casa dei fratelli Cervi a Gattatico, il Parco Storico di Monte Sole e il Sacrario ai Caduti di Marzabotto.

     

    Il viaggio, organizzato con la Fondazione Museo della Shoah di Roma e con la collaborazione di Anpi e Aned, è un’opportunità unica per approfondire gli aspetti legati a una delle pagine più drammatiche del secolo scorso attraverso luoghi simbolo del nostro paese. Gli studenti e le studentesse sono accompagnati dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dal Presidente della Fondazione Museo della Shoah, Mario Venezia, dall’Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro, Claudia Pratelli, dal delegato per le politiche giovanili, Lorenzo Marinone, e dal testimone del rastrellamento del Ghetto di Roma, Nando Tagliacozzo.

     

    “Ricordare tutti gli orrori di quegli anni, in questo e in altri luoghi, è duro e faticoso, ma lo dobbiamo alle vittime e ai sopravvissuti, che purtroppo ormai sono sempre di meno. E lo dobbiamo a noi stessi: è un impegno a cui non possiamo e non dobbiamo mai venire meno” ha affermato il Sindaco durante la visita a Fossoli.

     

    “Raccogliamo tutti insieme il testimone della memoria, soprattutto i giovani, che da questo viaggio, che proseguirà in altri luoghi simbolo della guerra e delle stragi nazifasciste come Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto e il museo Cervi di Gattatico, torneranno a casa più consapevoli” ha aggiunto.

     

    “Abbiamo il dovere di insegnare agli studenti a capire e ricordare la Shoah e di far loro conoscere la storia della resistenza al nazifascismo, altrimenti tutto il nostro lavoro quotidiano come pubblici amministratori, come docenti, come padri, come madri, come professionisti non sarà servito a nulla” ha commentato l’assessore alla Cultura Miguel Gotor. “Ricordare significa anche passare il testimone da una generazione all’altra, l’unico antidoto contro l’indifferenza e il rischio che simili tragedie possano tornare a ripetersi” ha concluso.

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