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SPECIALE PESACH 5784

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    Salta il processo all’ex guardiano SS del lager di Stutthof

    E’ stato sospeso il processo contro l’ex guardiano delle SS
    del lager di Stutthof accusato di aver contribuito all’uccisione di centinaia
    di deportati. Il tribunale di Muenster ha preso la decisione a causa dello
    stato di salute del novantacinquenne, attualmente ricoverato con gravi
    patologie al cuore e ai reni: a detta dei giudici l’imputato, Johann Rehbogen, non
    sarebbe in grado di sostenere il processo, ma una nuova perizia medica sara’
    effettuata entro il mese di gennaio. A quel punto, passate tre settimane, come prevede
    la legge, verra’ deciso se riprendere le udienze o meno. Il medico responsabile
    della prima perizia ha spiegato in aula che lo stato di salute dell’ex
    guardiano e’ drasticamente peggiorato nelle ultime settimane: e’ possibile, ma
    non  probabile, che Johann R. possa
    migliorare. Secondo l’accusa, l’imputato sarebbe corresponsabile di centinaia
    di morti nel lager di Stutthof, non lontano da Danzica, dove era in servizio
    dal 1942 al 1944. Si calcola che in questo campo di concentramento e nei suoi
    sottocampi siano state uccise fino alla fine della Seconda guerra mondiale
    oltre 65 mila persone. All’inizio questa struttura era destinata soprattutto
    alla detenzione dell'”intellighentia” polacca, solo successivamente
    furono portati qui anche i deportati ebrei. Come ricordato dai giudici
    all’inizio del processo, oltre alle camere a gas, migliaia di detenuti sono
    stati uccisi con le fucilazioni e iniezioni letali, ma anche dagli stenti,
    dalla fame e dalla malattia. Molti detenuti furono spinti dagli uomini delle SS
    contro le recinzioni elettrificate. Nelle passate udienze, hanno prodotto una
    grande impressione le letture delle testimonianze dei sopravvissuti del campo
    da parte dei legali di quest’ultimi. Sono 17 le persone che si sono costituite
    parti civile in questo processo, soprattutto ex deportati che oggi vivono in
    Israele e negli Stati Uniti. 

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