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    Salute: World Toilet Day, le insidie celate nei bagni degli uffici

    Roma, 14 nov. (Adnkronos Salute) – Un pericolo per la salute invisibile ad occhio nudo si nasconde nei bagni degli uffici. Più di un lavoratore su tre, infatti, non si lava le mani dopo aver usato i servizi igienici, quando va di fretta. E’ quanto emerge da un’indagine presentata in occasione del World Toilet Day, che si celebra il 19 novembre. Initial, azienda specializzata nei servizi per l’igiene, ha realizzato una ricerca internazionale per indagare le abitudini dei lavoratori e il loro rapporto con i servizi igienici nei luoghi di lavoro. Dalla ricerca emerge che l’84% degli intervistati sostiene di lavarsi le mani dopo aver utilizzato i servizi, ma il 37% del campione ammette anche di non lavarle quando ha poco tempo.

    Scenario reso ancora più inquietante dal fatto che il 33% degli intervistati utilizza lo smartphone quando va alla toilette e il 12% addirittura porta del cibo in bagno, a testimonianza di come l’utilizzo dei servizi igienici venga spesso associato ad altre attività che nulla hanno a che fare con l’igiene personale. Dati questi presupposti, non è forse un caso che il 42% degli intervistati dichiari di non stringere la mano a persone che sono appena uscite dal bagno. Inoltre, dallo studio emerge un altro dato importante: il 49% degli intervistati dichiara di pranzare alla propria scrivania, favorendo così una maggiore diffusione di germi in ufficio.

    Un pericolo che “può essere considerato senza dubbio trasversale ai diversi luoghi di lavoro – commenta Luca Peretti, Quality, Safety, Health & Environment Manager di Rentokil Initial Italia – Infatti, in questi ambienti sono molti gli spazi comuni e gli oggetti a disposizione di tutti, dalla macchina del caffè alle maniglie delle porte, passando per i computer e i telefoni. Secondo i nostri studi, chi lavora in ufficio viene a contatto con oltre 10 milioni di batteri ogni giorno. Le mani contaminate possono trasferire questi batteri fino a 5 superfici e contagiare fino a 14 altre persone attraverso il solo tocco”.

    Ma cosa possono fare i datori di lavoro per i propri dipendenti per diminuire i rischi? Chi non si lava le mani punta il dito sulla mancanza di sapone o salviette/asciugamani (20%), mentre il 16% ammette di uscire subito dal bagno a causa dei cattivi odori. Sebbene le buone abitudini igieniche dipendano dal singolo individuo, le condizioni in cui si trovano i servizi e la sensibilizzazione rispetto all’importanza della pulizia delle mani possono giocare un ruolo importante nella prevenzione di rischi per la salute.

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