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    Un mercatino in ricordo di Carla Cohn per sostenere le comunità ebraiche in Ucraina

    Un’iniziativa del Centro Ebraico Il Pitigliani per ricordare una sopravvissuta alla Shoah, diventa anche un sistema per sostenere le comunità ebraiche in Ucraina gravemente colpite dalla guerra russa.

     

    Tra i bombardamenti, gli attacchi che hanno coinvolto migliaia di civili e il rischio di una nuova minaccia nucleare, le famiglie ucraine versano in condizioni difficili e di paura, per questo il Pitigliani ha deciso di contribuire ad aiutare le comunità ebraiche locali, organizzando un mercatino di beneficienza per domenica 6 marzo insieme ai ragazzi del Benè Akiva e dell’Hashomer Atzair.

     

    Il mercatino vedrà esposti alcuni oggetti appartenuti a Carla Cohn, sopravvissuta ai campi di sterminio di Terezin, Auschwitz-Birkenau e Mauthausen e scomparsa lo scorso 18 ottobre, lasciati in eredità al Pitigliani.

     

    “Abbiamo deciso di organizzare questo mercatino per poter portare ciascuno a casa un pezzo di Carla. Ci sembrava un modo giusto per onorare il suo ricordo- racconta Anna Orvieto, Consigliere del Pitigliani- abbiamo anche deciso di coinvolgere i movimenti giovanili del Benè Akiva e Hashomer Atzair, perché pensiamo sia il giusto coronamento di questa figura: avere anche i giovani al mercatino dei ricordi di una ex deportata è un modo per unire la storia e il futuro.

     

    In più è sopraggiunta la guerra in Ucraina e non si può non pensare a chi sta soffrendo; pertanto il fatto che i ricordi di una persona che ha vissuto durante una guerra possano andare a sovvenzionare le esigenze dei profughi, ci è sembrato naturale. Penso che in questo momento qualunque nostra azione debba avere un occhio rivolto alle persone che hanno bisogno e che stanno vivendo un momento tragico”.

     

    Il mercatino si svolgerà nel corso della giornata di domenica dalle 11:00 alle 18:00 e sarà composto da diversi oggetti che rappresentano le tappe della vita di Carla Cohn dopo la liberazione: la Palestina, l’America e il ritorno in Italia. Ci sarà poi un piccolo stand dedicato a lavori di artigianato realizzati da donne africane e un banchetto allestito dai ragazzi dei movimenti giovanili:

     

    “Siamo molto contenti che Benè Akiva e Hashomer abbiano deciso di partecipare, perché pensiamo che sia un bel modo di dimostrare che c’è un filo conduttore tra passato e futuro- racconta ancora Anna- perciò gli oggetti di Carla saranno vicini a quelli dei giovani ed è una cosa a cui noi teniamo molto”.

     

    Un mercatino che ha lo scopo di ricordare un’importante testimone della Shoah e raccontare la sua vita ai giovani, attraverso i suoi oggetti, ma allo stesso tempo un’occasione per aiutare le comunità ebraiche in Ucraina:

     

    “Noi siamo in contatto con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che sta cercando di coordinare le attività di sostegno e cercheremo il modo giusto per far arrivare questi fondi alle comunità ucraine o se sarà necessario aiutare i profughi che stanno andando via. Lo capiremo una volta raccolti i fondi” conclude Anna.

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