La guerra in Siria è entrata in una nuova fase. Con l’aiuto determinante dell’aviazione russa, dei “volontari” iraniani e di Hezbollah, Assad ha vinto su tutti i fronti. Ora sta abbandonando l’accordo sulle zone di tregua e vuole riprendere il controllo di tutto il paese, anche dei confini col Golan. Ciò significa portare le sue truppe e probabilmente con esse anche iraniani e Hezbollah a ridosso di Israele e produrre decine di migliaia di profughi che premono sul confine. E’ una situazione pericolosissima, perché potrebbe portare a scontri fra l’esercito israeliano e quello siriano, risucchiando Israele in guerra. Sul piano militare lo stato ebraico ha ancora rafforzato il dispositivo di difesa sul Golan. Su quello umanitario fornisce assistenza medica, viveri e tende ai profughi, ma non può certo aprir il confine a folle fra cui vi sono nemici pericolosi. Sul piano politico Netanyahu cerca di richiamare la Russia agli accordi che prevedevano una zona di sicurezza intorno al confine.
Ugo Volli
Ugo Volli