Skip to main content

Scarico l’ultimo numero

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    Il TuS Makkabi Berlin è la prima squadra ebraica a partecipare alla Coppa di Germania

    Il TuS Makkabi Berlin sarà la prima squadra di calcio ebraica a partecipare alla Coppa di Germania, nota anche come DFB-Pokal. Il club, che gioca nella quinta divisione calcistica tedesca, sabato ha vinto la Coppa di Berlino battendo lo Sparta Lichtenberg, squadra di sesta divisione; il risultato del match disputato allo stadio Mommsen è stato di 3-1 dopo i tempi supplementari. Con questa vittoria, il Makkabi parteciperà al primo turno della Coppa di Germania, dove affronterà una squadra della prima o della seconda divisione della Bundesliga, la lega calcistica tedesca. Il sorteggio si svolgerà il 18 giugno e le partite del primo turno si giocheranno dall’11 al 14 agosto. Il club riceverà anche un significativo impulso finanziario dalla sua corsa alla coppa, in quanto è garantito che guadagnerà quasi 210.000 euro dalla sua partecipazione.

    La partita è stata vissuta a ritmi al cardiopalma. Dopo essere passato in svantaggio al 13′ con un calcio di rigore, il Makkabi è riuscito a pareggiare al 51′. La partita è rimasta bloccata fino alla fine dei tempi regolamentari. Negli ultimi minuti dei supplementari, il Makkabi è riuscito a segnare due gol, suggellando così la vittoria e a scrivere la storia. Il capitano del Makkabi Doron Bruck ha espresso al Jerusalem Post la sua gioia e il suo orgoglio dopo la partita. “È qualcosa di storico per il club; è la prima volta che arriviamo così lontano. Soprattutto con la storia che abbiamo” racconta Bruck.

    Il TuS Makkabi Berlin è stato fondato nel 1970 dalla fusione di tre associazioni sportive ebraiche: Bar-Kochba Berlin (ginnastica e atletica), Hakoah Berlin (calcio) e Makkabi Berlin (boxe). Il club afferma di essere il successore del Bar-Kochba Berlin, fondato nel 1898 e diventato una delle più grandi organizzazioni ebraiche del mondo nel 1930 con oltre 40.000 membri provenienti da 24 paesi. Tuttavia, sotto il regime nazista, i club sportivi ebraici furono discriminati e alla fine banditi dalle competizioni. I club predecessori di Makkabi furono tra quelli che subirono persecuzioni e repressioni. Oggi, conta circa 500 membri ed è una delle più grandi associazioni Maccabi in Germania e promuove il dialogo e l’integrazione attraverso lo sport. 

    Per commentare lo storico traguardo del TuS Makkabi, Shalom ha intervistato il presidente del Makkabi Deutschland Alon Meyer. “Il successo del Makkabi Berlin difficilmente può essere espresso a parole. Questa squadra unisce 17 nazioni diverse e simboleggia esattamente ciò che è il Maccabi: apertura e convivenza. La vittoria nella finale di coppa è il culmine di una stagione di incredibili successi” ha affermato Meyer, a capo del Maccabi tedesco da 10 anni.

    “La ciliegina sulla torta ora sarebbe trovare un avversario importante come l’FC Bayern Monaco in Coppa di Germania, un’opportunità per aumentare ulteriormente la nostra immagine. Il Maccabi fa di nuovo la storia, non possiamo essere più orgogliosi” ha aggiunto.

    La vittoria del TuS Makkabi Berlin è l’ultimo grande successo del Maccabi a livello nazionale. Una crescita esponenziale iniziata nel 2015, quando sono stati organizzati i Giochi Europei del Maccabi nella capitale tedesca. “Hanno rappresentato una pietra miliare nella storia del movimento Maccabi, ma anche nella vita ebraica in Germania e in Europa. Sono stati la scintilla iniziale per un nuovo percorso e una consapevolezza maggiore, un enorme afflusso di atleti e di sostenitori” ha spiegato. “Ora il Makkabi è affermato anche come attore sociale ed è coinvolto nella lotta all’antisemitismo e al razzismo nello sport” ha concluso Meyer.

     

    CONDIVIDI SU: